9 «Regno d’Italia « Il Regio Delegato di Governo in Spalato, dietro le sanzioni di Sua Ecc. Provveditore Generale della Dalmazia «Determina « Che il Territorio di Poglizza sia diviso tra le comuni di Spalato, Sign, ed Almissa come in appresso. « Quel tratto di Paese eh’ è chiuso ad occidente dal fiume Xernovnizza a mezzogiorno dall’Adriatico, a settentrione dalle vette del Mossor e ad oriente da una linea, che parte dal confine del Villaggio di Naklice a levante e rettamente progredendo si ferma al confine del Villaggio di Du-brava, pur a levante, è annesso ed unito al Territorio di Spalato. « I Villaggi di Naklice e Dubrava spettano indi al Territorio di Spalato e così tutti quelli, che restano al di qua della linea indicata. « Quel tratto di paese che è circoscritto daila linea sopra avvertita di Naklice e Dubrava a occidente, a mezzogiorno e oriente dal fiume Cettina, a settentrione dal Mossor e dalla cinta di Castagne fino alle prime terre di Dolaz superiore è unito al territorio di Almissa. « Quel tratto di paese, che chiuso fra la valle del Mossor e che comprende i tre villaggi di Dolaz coi casali loro annessi, è annesso al territorio di Sign. « Si avverte ognuno di questa determinazione dietro gli ordini Superiori. D. Garagnin - Delegato. Per copia conforme Cattani. « È approvata la divisione fatta pubblicata dal Regio Delegato di Governo in nome del Provveditor Generale della Dalmazia. Dandolo ». Dopo tante devastazioni la Poglizza era caduta in tale stato di miseria che i poglizzani indirizzarono diverse suppliche perchè si volessero migliorare un po’ le loro condizioni. Il Dandolo però non si commosse molto perchè temeva che i poglizzani nutrissero ancora la speranza di poter ritornare all’ antico tributo e alle vecchie prerogative. Non era ancora stabilito l’ordine in Poglizza, quando dieci bastimenti nemici entrarono nel porto di Macarsca e cominciarono a bombardare la città. I francesi sotto gli ordini del comandante di brigata Delzons riuscirono a prendere una posizione vantaggiosa sul monte Staza, mentre i russi, abbandonata improvvisamente Macarsca si rivolsero verso Podgora, ove sbarcarono 900 soldati russi. Vedendo che i francesi non erano disposti a scendere verso il mare per attaccarli, passarono essi all’offensiva ed ascesero il monte protetti dalle artiglierie delle loro navi. I russi erano inferiori per numero ai francesi, ma erano assistiti dagli abitanti di Pod-