60 Il raggio del Commissariato Civile abbracciava la Dalmazia, ex austriaca, meno le isole di Arbe e Pago, che furono assegnate all’amministrazione civile della provincia del Carnaro (Fiume) — quindi compresa Ragusa — più Mostar coll’ Erzegovina e una parte della Bosnia, fino alle porte di Sarajevo e di Banjaluka. Agli occhi di chi era chiamato ad amministrare i paesi occupati da Spalato, si aperse improvvisamente una visione che richiamava alla memoria i limiti della Dalmazia romana. Per affrontare un compito così arduo il Commissario Bartolucci ebbe in un primo tempo come suoi collaboratori pochi, ma scelti, funzionari, dalmati e non dalmati, che in premio dei loro sforzi e sacrifizi si sono meritati, almeno, di essere ricordati per nome. L’ elenco servirà pure a dare un’ idea del modo come è stata iniziata la trasformazione amministrativa della provincia. Il primo funzionario arrivato fu il Gr. Uff. Paolo Gianfelice, capo del personale del P. N. F., mandato dall’Eccellenza il segretario del Partito, e che ebbe funzioni di segretario generale e di Capo di Gabinetto. Poi vennero a Spalato, uno dopo l’altro: dal ministero dell’ interno : Oscar Benussi (fiumano) „ „ dell’ agricoltura e foreste : Leo Petronio (istriano) e ten. col. Falconieri „ „ dell’educazione nazionale: Edoardo Ciubelli (dalmata) „ „ della coltura popolare: Oscar Randi (dalmata) „ „ della giustizia: Francesco Radnich (dalmata) „ „ delle finanze (servizi delle intendenze): Gaetano Raffone „ „ » » (dogane) : Giuseppe Pagano „ « „ „ (tasse e imposte Indirette sugli affari): Ezio Bruscolini „ » „ „ (ragioneria generale): Aldo Caretti „ „ „ tenente colonnello Gaetano Simoni della R. Guar- dia di finanza „ „ » » (monopoli): Angelo Vitali „ „ delle comunicazioni (poste): Pietro Gualtieri „ „ dei lavori pubblici : Gaetano Giuliano „ „ degli scambi e valute : Giuseppe Trifogli. A questi si aggiunse, dopo pochi giorni, a Spalato, il Senatore Antonio Tacconi, che si assunse, dietro insistenti preghiere del Commissario Bartolucci, collo spirito di abnegazione, che caratterizza tutta la sua appassionata opera dalmatica, il Commissariato del Comune di Spalato, apportandovi la sua alta esperienza e la serenità del suo animo, tanto utili in una situazione difficile e delicatissima. Assicurata facilmente la continuazione dei servizi pubblici grazie ad un complesso di cause psicologiche, che riassumeremo più tardi, il Commissariato Civile dovette subito affrontare in pieno il problema centrale di ogni guerra e particolare di quest’ultima, voluta dagli affamatori anglo-sassoni,