— 113 - « che non potrà certamente durare a lungo. Il nuovo « Principe (Alessandro Karageorgevitch) è un inetto « ed una mezza dozzina d’imbroglioni menano la barca. « Il paese è pieno di spie, ed al menomo sospetto ed « anche sopra falsi rapporti un uomo viene imprigio-« nato e messo nelle secrete, senza che in seguito si « possano avere sue notizie. Sessanta persone, quasi « tutti uomini di considerazione, sono stati, or sono « quindici giorni, condannati a morte dal tribunale « supremo per una pretesa congiura, e forse verranno « tutti giustiziati.............. Malgrado tutto ciò il potere di Alessandro Karageorgevitch pareva consolidarsi. Il principe Milosch lasciò Vienna e si ritirò nelle sue possessioni nel principato di Valacchia. Il dott. Cuniberti rientrò poco tempo dopo in Piemonte e fissò la sua dimora nella città nativa, a Savi-gliano; quivi attese a scrivere la storia della rivoluzione serba fino all’esilio di Milosch. Una penosa malattia lo trasse a morte nel giorno 13 marzo 1854, mentre era stato pubblicato solo il primo volume della sua storia; alla stampa ed alla pubblicazione del secondo volume attesero i suoi fratelli teologi Cuniberti cav. Felice e Michelangelo, i quali lasciarono pure per parte loro pregevolissimi scritti, fra cui primeggiano la Spiegazione popolare della dottrina cristiana; la Vita di Gesù Cristo e Jefte (tragedia).