— 12 — dato il segnale dell’insurrezione (1). Uomo di oscuri natali (mercante di bestiame, commercio a cui eransi dedicati quasi tutti i serbi più ricchi ed influenti), dotato da natura di chiaro ingegno e perspicacia, aitante della persona, iracondo e violento non soffriva opposizione alcuna ai suoi voleri e faceva egli stesso (1) Sull'origine di quest’uomo le opinioni degli scrittori sono discordi fra loro. Il dottor Cuniberti nella sua Storia della rivoluzione ed indi-pendenza della Serbia assicura che Karageorges è serbo nativo della Schouinadia, ove esercitava, unitamente al padre, il mestiere di mandriano e che fin da giovanotto erasi acquistata popolarità ed ascendenza morale sui suoi compagni per le sue qualità fisiche e per le sue eccezionali doti intellettuali. Il Reinach nella sua opera La Serbia ed il Montenegro condivide l’opinione del Cuniberti e soggiunge che la gioventù di Karageorges fu eroica: racconta infatti che nella guerra fra Austriaci e Turchi nel 1787-91, egli e suo padre Pietro si misero a capo dei rajàs insorti e combatterono accanitamente contro i Turchi fino alla conclusione della pace di Sistova. Temendo quindi la vendetta del nemico, essi fuggirono e già erano giunti alla frontiera austriaca quando il padre di Giorgio rifiutossi di seguirlo in esilio, non volendo abbandonare la patria e preferendo morire per le mani stesse del figlio piuttostochè cadere nelle mani del nemico. E Giorgio esaudì il desiderio del vecchio genitore: lo uccise e quindi riparò in Austria, d’onde rientrò poi in Serbia alcuni anni dopo. Il Michaud M., nella Biografia Universale, voi. IX, dice che Karageorges è francese, nativo di Nancy: servì nelle truppe francesi nel 1791-92, avendo allora 15 o 16 anni: prese parte alle guerre contro l’Austria e la Prussia, ma poscia disertò ed andò a servire nell’esercito austriaco : anche da quest’esercito disertò e passò in Serbia con un suo fido compagno, serbo di nascita, che lo presentò come suo fratello (forse come fratello adottivo, usanza comune fra i Serbi, i quali definivano tal vincolo col nome di pobratims). Nel 1799-1800, prosegue il Michaud, Karageorges era in Serbia capo di una banda di briganti, la quale andò