— 106 — « vitch e ad altri uomini eminenti che, anche con « poca istruzione, esercitano sul popolo grande auto-« rità morale pel grande esempio che danno a tutti « d’amor patrio e di libertà.......... «.....Però le mie estese relazioni mi « hanno giovato e contribuirono a crearmi una bella « posizione. Da pochi mesi sono stato nominato me-« dico primario di Milosch Obrènovitch, il quale, dopo « la pace di Acherman, è stato riconosciuto come Prin-« cipe della Serbia; mi fu inoltre affidata la direzione « del servizio medico di tutto l’esercito. « Della mia attuale posizione sono sotto ogni ri-« guardo contento ; solo mi tormenta il pensiero che « in tale nuova qualità possa accadere di dovermi mi-« schiare nella politica. In questo caso però . . . E le previsioni del Cuniberti si verificarono; uomo colto ed istruito, dotato di naturale ingegno, egli venne a trovarsi, in conseguenza della sua elevata posizione, a contatto cogli uomini più autorevoli della nazione e del governo serbo, acquistandone in breve tempo le simpatie e la fiducia. Sono curiose le lettere che questi personaggi inviavano al Cuniberti, ora per chiedergli un consiglio, ora per interessarlo in qualche intrigo politico. La maggior parte di questi personaggi, che anche con poca coltura vennero allora a trovarsi alla testa degli affari del loro paese, non conoscevano altra lingua che la propria, ed un poco di latino appreso nelle scuole del clero; le loro lettere sono perciò quasi tutte in un latino non classico, ma intelligibile.