emise un voto che invitava il principe Michele a chiedere al Sultano lo sgombro delle piazze forti serbe ancora occupate dalle truppe turche (giugno e luglio 18C5). La posizione del Principe e del suo governo era diventata difficilissima: non sarebbe stato prudente infatti osteggiare decisamente i voti e le tendenze delle popolazioni e non sarebbe stato un atto di buona politica domandare alla Porta lo sgombro delle piazze forti senza avere prima sufficientemente preparata in via diplomatica l’accoglienza a tale domanda, perchè se la Porta l’avesse senz’altro respinta, ciò avrebbe senza dubbio provocato la guerra. Ed il principe Michele era ben convinto che una tal guerra sarebbe stata un vero disastro per la Serbia, poiché nello stato politico dell’Europa d’allora nessuna potenza avrebbe appoggiato un tal tentativo. Sopravvennero in buon punto i gravi avvenimenti militari europei del 1866 in seguito ai quali fu disciolta la confederazione germanica, e l’Austria, prostrata dalla Prussia a Sadowa, diede principio ad un nuovo indirizzo della sua politica verso gli Stati europei, vassalli della Turchia, perchè, allontanata per sempre da ogni ingerenza politica nella Germania, ella aveva ben compreso che solo sulle rive del Danubio e verso il mare Egeo doveva sperare di svolgere in avvenire la sua potenza ed estendere la propria influenza. La Porta si convinse allora che le conveniva avere 5 — CfNtBBSTI.