vuto soccombere al soverchiante numero dei nemici se in buon punto la Russia non accorreva in loi’o soccorso dichiarando la guerra alla Turchia. La Serbia fu salva, e l’anno 1806 si chiuse colla presa di Belgrado per parte dei Serbi e colla loro vittoria di Schabatz. Karageorges ed il Senato si stabilirono in Belgrado e decretarono che essa sarebbe la capitale del Principato e la sede del nuovo governo. Nel successivo anno 1807 la guerra prosegui con varia fortuna, ma infine con vantaggio deciso dei Serbi, i quali riescirono ad impossessarsi di alcune fortezze per opera specialmente di Milosch Obrèno-vitch. In questa campagna le truppe russe si unirono agli insorti nel proseguire le operazioni di guerra e resero più deciso l’intervento della Russia in favore della Serbia, la quale fin d’allora si convinse che solo da quella potenza poteva sperare per l’avvenire un efficace soccorso nella sua lotta per l’indipendenza, e fin d’allora considerò lo Czar russo come suo naturale protettore, sia per affinità di razza quanto per odio comune contro i Turchi. L’opportuno ed abile intervento della Russia in favore dei Serbi riaffermò ed estese la influenza di questa potenza presso le popolazioni slave della penisola balcanica, influenza che nell’avvenire l’Austria tentò invano di contrastare. L’anno 1808 fu anno di pace essendosi concluso fra la Russia e la Turchia l’armistizio di Slobosie, in cui i Serbi furono compresi. Benché breve questo 2 — CUMBBRTI.