— 38 — III. Primo regno di Miloscli Obrènovitch I. Stabilite le condizioni di pace Milosch licenziò l’esercito e si recò nell’interno del paese per indurre i Serbi a desistere da ogni ostilità: Maraschli-pascià, nominato dalla Porta governatore della Serbia, venne a Belgrado, nella cui cittadella era sempre rinchiuso con poca truppa il decaduto governatore Soliman-Pascià. La Serbia intera rientrò nella calma affidando completamente le sue sorti a Milosch e questi venne a sua volta in Belgrado per stabilire i definitivi accordi col nuovo governatore. Con la conclusione di tal pace Milosch fu riconosciuto da tutti come capo della Serbia, se non di diritto, certamente di fatto, e come tale seguitò a dirigere gli affari della nazione nelle sue relazioni colla Porta. Dotato di naturale ingegno, di grande perspicacia, conoscitore profondo dei costumi e dell’indole dei Turchi, egli seppe in breve tempo adattarsi alle fine arti di governo ed intraprese coll’astuto Maraschli una lotta diplomatica, da cui seppe uscire vittorioso e salire legalmente al potere sovrano. Il governatore turco sperava addormentare la vigilanza del Serbo e riprendere ad una ad una, colla proverbiale pazienza del musulmano, le concessioni che era stato costretto