— 88 — riali: alle soverchie esigenze della Serbia facevano contrasto la prudenza e la moderazione del principe Alessandro di Bulgaria e del suo popolo, che in compenso delle loro vittorie non chiedevano altro che il riconoscimento della unione della Romelia alla Bulgaria. Durante queste trattative di pace si accentuò maggiormente l’antagonismo fra l’Austria e la Russia, intente ognuna per sè ad aumentare maggiormente la loro influenza sulle popolazioni slave dei Balcani : ma l’intervento delle altre grandi potenze europee scongiurò ogni pericolo di ulteriore guerra e verso la fine d’aprile 1886 venne conclusa la pace fra la Serbia e la Bulgaria: la Romelia orientale vidde soddisfatti i suoi voti e la sua unione colla Bulgaria divenne un fatto compiuto, quantunque il Principe di Bulgaria non fosse stato riconosciuto come Sovrano ma solo come governatore di essa (1). (1) In questo periodo di tempo e fino al settembre del 188t> altri gravi fatti si svolsero nella penisola balcanica. La Grecia, che voleva dapprima unirsi alla Serbia nella guerra contro la Bulgaria e poscia minacciava di voler muovere da sola guerra alla Turchia, non ricavò dalla stia attitudine che danni enormi causati dal blocco intrapreso sulle sue coste da tntte le grandi potenze, le quali la costrinsero infine a disarmare. Il principe Alessandro di Battemberg, regnante in Bulgaria, riuscito inviso alla Russia dopo l’unione della Romelia orientale, venne arrestato da agenti russi e trasportato fuori della Bulgaria: rientrato in trionfo dovette poco dopo abdicare non volendo imporre sacrifizi alla nazione per mantenersi al potere. Il principe Ferdinando di Coburgo venne eletto in sua vece dalla grande Assemblea (Sobranje) a cui presero pure parte i delegati della Romelia: per questo motivo la Russia non ritenne