— 72 — le altre potenze, continuò a svolgere le feconde idee ed i sani principii, a cui si era costantemente inspirato il principe Michele: le istituzioni fondamentali dello Stato si fecero più stabili: agli studi, al commercio, alle industrie si applicarono assidue cure: l’ordinamento delle forze militari specialmente fece notevoli progressi mercè l’opera energica ed oculata del reggente Blasnovatz, e l’esercito serbo acquistò fama d’essere fra i migliori. Il governo della reggenza finì verso la metà dell’anno 1872 quando il principe Milano, divenuto maggiorenne, assunse le redini dello Stato giurando la costituzione approvata da circa tre anni dalla grande Assemblea legislativa. I primi anni del suo regno trascorsero in piena tranquillità e senza agitazioni di partiti, i quali anzi andavano stringendosi sempre più attorno agli Obrènovitch per rivolgere unanimi le aspirazioni di tutti i serbi alla ricostituzione dell’impero del gran Douchan. Ma verso la metà dell’anno 1875 scoppiò l’insurrezione dell’Erzegovina in seguito alla quale cominciarono pel Principato serbo serie difficoltà all’interno ed all’estero, le quali misero a dura prova il principe Milano ed il suo governo. Nei primi mesi l’insurrezione guadagnò terreno e gli insorti posero l’assedio a Trebigne, città fortificata e la più importante, dopo Mostar, del vecchio ducato: attorno ad essa ebbero luogo seri combattimenti nei giorni 11 e 12 settembre di quell’anno. Dalla Serbia specialmente accorrevano numerose