25 spesso solleva di scatto il volto e fissa con penetrazione i presenti, quasi a voler cogliere una espressione particolare e rivelatrice sui loro visi. Un attimo: e . . . giù di nuovo. Cenni di sconforto e occhiate di intesa: non altro. Ormai l’alba disterà soltanto qualche giro di quadrante e con essa forse la fine. Sarà un poeta ad andarsene fieramente: uno scrittore dalla vastissima cultura, un animo che accusava «la minima oscillazione spirituale », ( così nella dedicatoria di un libro donatogli in omaggio da un suo amico, studioso, teologo e storico orientalista): e sopratutto se ne partirà un ardentissimo patriota, un dalmata italianissimo, che di tutta la sua esistenza la parte migliore aveva offerto in olocausto alla Patria, senza chiederne mai ricompensa. Un uomo che, senza dubbio ; non ha scritto le sue più belle pagine, che sarebbero nate dall’ amore verso l’umanità povera e sofferente. L’ amico di tutti. Affiorano alla mia mente infiniti episodi del passato, e ricordo particolarmente una lettera che egli mi scrisse, in risposta, per la morte di un comune amico (*) : ma 1’ arrivo del medico, Guido Mendes, che non lo ha mai abbandonato e che in precedenza con le sue paterne cure lo ha fatto ritornare alla vita e al lavoro, e che Marussig amava come un secondo padre, spezza ricordi e monotonia... L’intimo e nascosto gesto del medico è di desolazione, come lo era stato di speranza in tempi passati quando più volte si era recato a qualunque ora della notte al capezzale di Marussig per sorvegliare il corso di una sopravvenuta complicazione. Ormai non c’ è più nulla da fare : senza parlare il Mendes per dirmelo mi battè paternamente la mano sulla spalla! Lo sanno tutti e lo sa sopratutto il paziente che non se ne turba: c’ è da chiamare soltanto il sacerdote per 1’ ultimo viatico. Poche gocce di medicine per sollevarlo. Palliativo vivificatore che egli ingurgita di un fiato. Tutto fatto. Sta difatti un po’ meglio e do- (') Caro Normanno, Cari amici, Vi ringrazio tutti con tutto il mio cuore, d’ aver pensato a me nell’ ora dolorosa. La tristezza che mi avete comunicato con animo fraterno è stata accolta con animo fraterno. Sia questa nostra commozione il nostro miglior saluto al buon compagno che ci ha lasciato. E un altro soldato della nostra compagnia che cade con onore. Salutiamolo, ricordiamolo, amiamolo; ora, come prima: e stringiamo le file. Coraggio I Vi abbraccio tutti. Il vostro Giuseppe Marussig