12 Kicotdando Antonia- (Zara 1815 - Verona 1899) Un giorno, sfogliando il Dizionario dei Comici Italiani di Luigi Rasi, mi venne voglia di leggere per intero le pagine da lui dedicate al notissimo attore di Zara, Antonio Papadopoli. E le lessi. Avevo avuto occasione di conversare per due volte con quell’ eminente artista, e conservavo un così dolce ricordo di quanto egli mi aveva detto che restai un po’ sconcertato nel vedere che in quel cenno biografico si parlava piuttosto largamente della sua golosità e del denaro da lui profuso per soddisfare questa bassa passione - di un soggetto cioè che era stato appena toccato nelle nostre conversazioni - mentre d’ una sua qualità nobilissima, che in esse s’era rivelata con un’ evidenza commovente - voglio dire del suo ardente patriottismo - non si diceva nulla. Antonio Papadopoli nutriva per l’Italia, da cui la sua città nativa era stata staccata, un amore profondo, e la speranza di poter vedere un giorno Zara ricongiunta alla grande madre era 1' unico conforto che egli avesse nella sua vita di privazioni e di sofferenze, tanto più gravi quanto più gli anni crescevano e le possibilità di guadagni, sia pure modestissimi, andavano dileguandosi. Io lo conobbi nel 1895 e per puro caso. Era annunziata una recita a suo beneficio nel piccolo Teatro Rossini di Roma, col concorso di alcuni filodrammatici che gli avevano offerto ospitalità. Da una buona amica della nostra famiglia, cognata di Adelaide Ristori, fui pregato due ore prima dello spettacolo di portare al teatro da parte della celebre attrice una piccola somma di denaro che questa inviava come prezzo di un palco, chè, avendo quella sera altri impegni, ella non poteva assistere alla rappresentazione.