23 essere protetti dalla sua amicizia, le gioie che il destino ci avrebbe ancora regalato e di cui, lui, non avrebbe più gioito. Tormento di amico che si allontana perchè il cuore pulsa con fatica, sempre più adagio, sempre più indifferente, mentre il cervello e 1’ anima vibrano ancora. Timidi gesti di mani magrissime consumate dal male. Sperduti sguardi di uomo-poeta che si trova, all’ improvviso, dinnanzi al baratro. L’ uomo, ormai, ha la coscienza di dover scomparire. 11 poeta chiede, in silenzio, di rimanere nel ricordo. Egli è rimasto, infatti, così come egli voleva rimanere. I « suoi » amici sono diventati più intimi fra loro per ricordarlo meglio e di più. « Marù » è un puro ricordo che ci affratella. Daisy di Carpenetto