27 Il cielo è quello d’inverno, delle notti di Gennaio: un’immensa cappa plumbea. Di stelle neanche la traccia. Ombre si susseguono ad ombre: strade deserte: tutto è silenzio. Un vento gelido entra a prepotenti sbuffi nella stanza ed investe tutti : bisogna richiudere. Quanto mancherà al giorno chiaro? Guardando di fuori non si può indovinare : certamente non molto. La luce riflessa sul muro d'incontro si assottiglia, diventa come un ristretto asse obliquo, scompare alfine col serrarsi dei battenti. Silenzio più profondo: nuovamente penombra. * * * Ora l’alba getta quasi in una sola volta il suo incerto manto sulla terra, e vince l’oscurità, manto tanto invocato da lui che sta duramente combattendo per la liberazione: ed un confuso brusio giunge tenue come una nuvola fin lassù. È la città che si desta, sono i veicoli che incominciano col giorno nuovo il loro vorticoso carosello nelle vie cittadine. Una speranza risorge in tutti segretamente. Forse il sole farà capolino? E di 11 a qualche ora, difatti, comparirà fugacemente, per rintanarsi subito dietro la fitta cortina di nubi, mentre egli continua a fissarlo soddisfatto. Ormai ha appagato il suo desiderio. 11 tempo passa inesorabile, e il quadrante adesso sembra percorso precipitosamente: Marussig si guarda le mani, di quando in quando: le unghie si scuriscono, e guarda l’oriolo ( che ha voluto fosse appeso accanto al suo letto ) contemporaneamente : in silenzio Marussig conta i minuti. Questa lugubre scena si ripeterà fino all’ultimo istante: finché le lancette, come vinte dalla forza magnetica di quegli occhi fissi e sbarrati, si fermeranno precisamente alle ore 13,4, ultimo istante di vita di Giuseppe Marussig. Improvvisamente uno stridulo suono, un frastuono di trombe lacera l’aria, e dalla strada arriva e penetra fino alla stanza: tutti sono sorpresi: il giorno della Befana che si annunzia a quelli che non se ne ricordano. Nessuno ci aveva pensato. La musica continua e va affievolendosi pian piano, per poi svanire come in un soffio, molto più lentamente che la luce riflessa sul muro d incontro a notte.