MASSIMO Ma perchè, Giulio, perchè volesti ?... GIULIO Perchè volli ?... Se tu sapessi, babbo ! Non fu un impeto oscuro. Fu un ragionamento. Fu una conclusione. Un ragionamento laborioso, una conclusione difficile come un atto eroico. Talvolta, sì qualcuno tenta di stendere .«opra di sè il lenzuolo funebre per una immensa pietà di sè. Avviene, babbo, quando le nostre lagrime non bastano più a sciogliere il groppo della nostra pena, e il pensiero che altre lagrime saranno sparse sul nostro corpo morto dà un fascino prepotente ai richiami che vengono alla nostra disperazione dalle tenebre. Ma non fu così di me. 11 mio dolore era lucido. La mia disperazione era limpida. Tentai, babbo. Volli. Ah, vedere un attimo l’eternità ! Essere su la riva di quest’ oceano buio e udirne il cupo rumore e sentirne le maestà ! E come avere un attimo su 1’ anima il peso dell’ infinito. Tu non sai che è. Nessuno sa, che non abbia provato. L’eroe che corre contro la morte inseguendo un suo rosso sogno di gloria e cade ma sopravvive, non sa. Il buon soldato che obbedisce alla voce imperiosa di un alto dovere e cammina e cade ma sopravvive, non sa. Essi possono sorridere ancora alla vita. E un pallido sorriso, ma è sorriso. Essi tornano alla vita con nuovo amore e con nuove speranze. Essi ricominciano a costruire la vita con fiducia. L’ altro, quell' altro - no. La morte, che non lo ha accolto, lo ha segnato indelebilmente, nell’anima. E come un solco scuro, dentro. Se tu potessi capire, babbo ! Se tu mi potessi capire I Ma non puoi. Non puoi. Tu hai la tua verità. E la lente con la quale si guarda la vita. E così. Innanzi a ogni occhio spirituale è un’ altra lente, di un altro colore. Così guardiamo con gli occhi interiori, tutti. Io, come gli altri. Tu, come gli altri. Padre e figlio, tu e io ? Sì. Ma tu senti la tua verità, e non puoi vedere la mia. Quando agisti, tu pensasti solo a te. Era umano. Non era giusto ? Non era bello ? Non so. Era umano. MASSIMO Era giusto, Giulio. Io difendevo il mio onore. Quella donna lo aveva macchiato, Giulio. Dovevo condannare, per non essere condannato. GIULIO Tu hai ragione, babbo. Eri il marito offeso. Potevi giudicare la moglie. Hai ragione. Ma io, babbo ? Io ? MASSIMO Tu? GIULIO Io, babbo. Quella donna è mia madre. È la mamma, babbo. Il figlio non può essere il giudice della madre. Non deve, babbo. Nè della madre ne del padre. Come potrebbe ? È possibile che un figlio ponga sopra sua madre