45 poneva in pieno assetto di fronte ad ogni più improbabile, anzi inverosimile, possibilità. Ed io lo avrei pure serbato, se non mi fossi oggi trovato di fronte alla più tangibile realtà... Emma (che, riavutasi man mano, ha seguito disattentamente tutto ciò, fissa invece sulle parole del figlio dirette a Gualdo, con vivacità ed ansiosamente) ... E cosa ha Ella risposto a mio figlio ? Gualdo - Ah I (ripigliando il filo del discorso prima interrotto dallo svenimento di Emma) io serbai coll’ Ignoti il più scrupoloso silenzio su tutto quello che mi aveva confidato il Cav. Nervi. Avrei potuto parlare solo quando ci fosse stata una esplicita ricerca da parte della madre. Ma - tanto l’atteggiamento del giovane, i suoi modi e la disperazione mi commossero - che ho cercato di consolarlo il più affettuosamente che fosse possibile. Lo assicurai che mi sarei ingegnato di fare delle ricerche, che avrei consultato 1’ archivio dell’ ufficio, che avrei fatto ricerche degli eredi del Cav. Nervi per vedere se tra le carte da lui lasciate ci potesse essere qualche traccia. Lo consigliai di attendere, di farsi cuore e di pensare ora soltanto alla patria alla quale andava ad offrire la sua giovinezza. Emma - E che disse ? Gualdo - Si calmò, ringraziandomi per la bontà e l’interesse che gli avevo dimostrato. Soggiunse che mi avrebbe comunicato dal campo il suo indirizzo, scongiurandomi di informarlo allorquando avessi potuto sapere qualcosa. Emma - Povero figlio mio ! Gualdo (continuando) - Io, ed era naturale, di nulla poteva informarlo, benché ne avessi un gran desiderio. A quel giovane, nel frattempo, ho pensato più che non si possa credere. L’impressione, che ne avevo riportata, era profonda. Il suo caso, data la sua squisita sensibilità, mi appariva veramente pietoso. Vivendo in questo ambiente di infinita tristezza, si diviene quasi insensibili... Tuttavia !... Emma - E pensare che in questo ambiente, contro ogni mia più lontana supposizione, la mia prima creatura ha succhiato il latte che non era il mio, ha pianto, ha sorriso, ha fatto i primi passi, sorretto da una mano straniera e mercenaria, mi ha inutilmente invocato, ha invano supplicato il nome di sua madre, ha versato le sue lacrime coscienti, piene di disperazione ! Pensare tutto ciò è orribile, è spaventoso. Giorgi - E di fronte al Suo silenzio, Le ha scritto mai ? Le ha dato il suo indirizzo ? Gualdo • Sì... Emma (alzandosi d’impeto, trasformata) - Le ha scritto ? Le ha dato il suo indirizzo ?... Ma Ella deve mostrarmi la lettera (Gualdo rimane interdetto; Giorgi si morde ancora una volta le labbra per la nuova imprudenza che crede di aver commessa) ... Ella sa dove egli sia, e non me lo dice, le