Collaborazione determinante La collaborazione fino ad ora può essere considerata soltanto come il prodotto di un succedersi di rapporti storici, secondo le concatenazioni logiche, ma fortuite, proprie dei fenomeni'della storia. A tale collaborazione a posteriori, vista cioè come risultato, è necessario sostituire una collaborazione simultanea, volontaria e quindi attiva, che determini anziché essere determinata. IV Necessità di organizzazione Dal concetto di collaborazione, così fissato, è indissociabile quello di organizzazione, che rappresenta il mezzo indispensabile per la sua attuazione. Nel campo della scienza domina intransigente il carattere individuale del lavoro che si compie. Ma, a differenza dell’ opera dell’ artista, frutto d’ intuizione poetica, quella dello scienziato rimane tutta entro i confini del razionale. La individualità quindi, esprimendosi nella scienza razionalmente, non rifiuta, ma esige lo svolgersi di una attività coordinata e la relativa applicazione di un principio organizzativo. V Principio di autonomia associativa Riconosciuto che il carattere individuale dell’ opera scientifica non è in contraddizione con la necessità della organizzazione, si precisa che il concetto di organizzazione subisce nel campo della scienza un adattamento speciale. L’organizzazione in tale campo dovrà consistere nella possibilità di reciproca comunicazione e di libero collegamento e nella disposizione dei mezzi e dei servizi necessari al lavoro particolare di ciascuno e a quello comune. È un principio di autonomia associativa che concilia il carattere individuale delV opera scientifica con le necessità della collaborazione. VI Beneficio dell’autonomia associativa Concepita come mezzo ed ambiente a servizio della ricerca, V organiz-zazione scientifica, mentre non burocratizza la ccienza nè soffoca le inizio-’ tive e le energie individuali, assicura adeguate condizioni di sviluppo, aumenta le possibilità individuali, e tende ad eliminare le dispersioni ohe accompagnano ogni attività che si svolga isolata.