31 fermo proposito d’operare il maggior bene, e speranze vivissime di vostra rigenerazione. In contraccambio io non vi chiedo che piena fiducia e zelo efficace che m’ assecondino. « Già noti mi sono i deplorabili vostri antichi mali. Ma rassicuratevi: questi alfin cesseranno. L’ Amministrazione della Giustizia non cadrà più in mani corrotte ed ignoranti. Non rimarranno più giacenti per lungo corso d’ anni migliaia di cause civili e processi criminali, con indicibile danno dei privati interessi e della pubblica morale e sicurezza. Questa Amministrazione sarà sollecita : e 1’ eccessivo numero di cause e processi pendenti avrà esaurimento in breve spazio di tempo da apposite commissioni. Regolata dalla più pura morale, ferma nella rigorosa osservanza della Legge, essa cesserà d’ essere tra voi un mezzo d’ oppression contro il misero e debole, una lusinga pel dovizioso e potente. Guai a quel Magistrato indegno che accettasse la minima offerta, effetto di generosità per lo meno sospetta, funesta poi sempre all’ innocenza, ai costumi, all’ imparziale equità ! Gli esempi, eh’ io darò in tal proposito, saranno severissimi. « È passato il tempo di disperdere le poche goccie del vostro sangue. Io così chiamo il poco oro che ancor vi rimane, e che indispensabil si rende a migliorare la vostra agricoltura, l’industria vostra, il vostro commercio : oggetti son questi che in sommo grado mi stanno a cuore. Non parlerò del sistema e dell’ economico andamento de’ pubblici affari. Seguon essi finora il generale impulso, onde tutto proceda in una disorganizza-nione completa. « L’istruzion pubblica e la vigile Polizia non potevano esistere in una provincia ove l’ignoranza e il disordine si conservavano come sorgenti di nefanda utilità per molti Magistrati corrotti, che venivano a devastarla ben più veramente che a governarla. Ed ecco perchè tra voi, abbenchè sianvi non pochi uomini inciviliti e dotti, pur manca e pubblica Istruzione e Polizia governativa. « Veggo, purtroppo impossibile 1’ operare con quella rapidità, che il mio cuor bramerebbe, tutti que’ cangiamenti che lo stato vostro presente di dissoluzione sociale imperiosamente addomanda. Ma per essere più sollecito ed utile nel tempo stesso, io mi varrò degli uomini i più probi e illuminati della Nazione. Conterò principalmente sulla cooperazione dei Prelati e Ministri dell’Altare, Magistrati giustamente al Popolo ben accetti. Le sante loro istituzioni, essendo tutte rivolte alla perfezione dell’ uomo, mi fanno supporre e sperare che il loro zelo nel secondarmi meriterà la sincera fiducia che in essi io ripongo. Conterò non meno sul fervido zelo degli Uffiziali Capi-Craina, i quali coerentemente alle frequenti prove che han dato del loro attaccamento al Sovrano, mi fanno egualmente prevedere che la loro influenza concorrerà ai comuni vantaggi dei loro connazionali.