13 Mi recai al teatro e domandai al custode a che ora l’attore sarebbe arrivato. Appresi eh’ era già nel suo camerino e che potevo senz’altro recarmi a visitarlo. Provai una viva commozione nel constatare lo stato miserando in cui era ridotto. Un colpo apoplettico gli aveva lasciato un braccio paralizzato, e il suo volto, di solito così gioviale, s’era fatto d’una tristezza accorante. Quella sera doveva recitare la parte del Curato nel dramma di Coppée « Pater »; e quantunque mancasse più d’ un’ora all’ inizio della rappresentazione, aveva già indossato 1’ abito talare. Gli dissi la ragione della mia venuta, ed egli, sorridendo malinconicamente, mi strinse la mano con effusione e mi pregò di ringraziare « quella santa », sempre pronta ad aiutare i suoi antichi compagni d’ arte. « Che attrice ! - soggiunse con 1’ aria di chi rievoca un passato che gli sta a cuore - e che italiana !... La storia deve annoverarla tra i migliori artefici dell’ unità d’Italia. Mi creda, caro signore, parlo con cognizione di causa, io che ho avuto la fortuna di far parte qualche volta della sua compagnia nei suoi viaggi all’ estero, dove il fascino della sua arte le agevolava la felice riuscita dei delicati incarichi politici che il Cavour le affidava per il trionfo della causa italiana ». Ricordavo di avere udito la stessa cosa dal mio professore di storia al Liceo e mi compiacevo di quest’ accordo tra 1’ affermazione di uno storico valente e le reminiscenze di quel profano, così provato dalla sventura e giunto ormai alla fine dei suoi giorni. E continuò : « Se la Dalmazia, che ha avuto tanti sostenitori della sua italianità, disponesse di una Ristori, la nostra causa sarebbe vinta prima ancora di quella di Trento e Trieste, che tra pochi anni saranno indubbiamente ricongiunte all’ Italia !... Ma forse le faccio perder tempo ; non voglio abusare della sua pazienza ». « Per carità, non parli d’ abuso di pazienza. 11 tempo speso nel sentir parlare così un uomo della sua esperienza è tempo guadagnato ». Egli tornò a sorridere e come incoraggiato dalle mie parole cominciò a parlare della devozione degli attori italiani, di alcuni in ispecie, alla causa dell’ irredentismo. Per 1’ Emanuel ebbe parole di profonda ammirazione e ricordò con orgoglio la rappresentazione che il grande artista aveva dato in suo onore col concorso della Ristori al Valle di Roma due anni prima. A quella rappresentazione, memorabile come manifestazione d’arte e