51 e che mio malgrado mi ci fa pensare. Ma perchè non ha mai firmato ? Almeno con un’iniziale!... Caterina - Cerca, scruta e speriamo che rientrerai nella indifferenza delle prime settimane (pensando): Che sia Marco Spada, che prima di partire per il fronte ti faceva un po’ di corte ? Faceva dei versi, Spada ? Maria - Io non Io so - ma se fosse Marco Spada - e non lo credo, perchè non lo lusingai mai, nè è natura così delicata, non ci penserei più. Mi è stato sempre cordialmente antipatico ! La sua corte è stata poi brevissima, cessò assai prima della guerra. Caterina - Che sia il Dott. Marra, 1’ aiuto di papà - che non ho potuto mai comprendere se corteggiasse te o me, o tutte e due, pur di divenire il genero di papà ? Maria - Anche Marra mi è stato sempre cordialmente antipatico e se fosse lui non fantasticherei più. Non so perchè, ma talvolta mi viene l’idea che possa essere un giovane biondo, pallido, del quale io non conosco il nome nè la condizione sociale, che deve avere abitato nelle vicinanze di casa nostra e che ogni qualvolta mi incontrava, mi guardava timidamente, ma con una espressione di vero innamorato. Una volta, mentre io attendevo all’ ingresso di casa la mamma, che doveva scendere, egli passò, mi guardò con minor timore del solito. Da quel giorno non lo rividi mai più. Caterina - Maria mia, non fantasticare, continua la tua calza e rientra nella realtà. Altrimenti arrivo a credere che la mamma e 1’ avvocato possano avere ragione. Scena Terza (Entra la cameriera portando le ultime edizioni dei giornali : li « Giornale d’Italia », la « Tribuna » e 1’ « Idea Nazionale »). La cameriera - Signorina ecco i giornali. (Maria cessa il lavoro delle calze e prende 1’« Idea Nazionale »). Caterina - Cosa dice il Comunicato ? Maria (dopo averlo letto) - Niente d’importante. (E passa alla seconda pagina. E legge in silenzio alla seconda colonna la lettera diretta da un soldato ferito al direttore del Brefotrofio di Roma. La legge con crescente interesse, poi, quasi ansiosamente, mentre Caterina continua il suo lavoro. E, giunta alla fine, agitata, ansiosa esclama): Leggi, leggi Caterina, 1’« Idea » pubblica una lettera di un ferito, di un moribondo, al Commissario del Brefotrofio di Roma. Leggi. È cosa che strazia l’anima. (Caterina abbandona il lavoro. Poi, ambedue, chine sul giornale, leggono assieme, ed appaiono sempre più commosse e turbate). Caterina - Povero giovane ! Questo sì che è un dramma intimo vero ; altro che il tuo romanzetto imaginario bellico-romantico. Questo, sì, è un terribile dramma vissuto e che sta per avere il suo tragico epilogo. Povero gio-