6 nella possibilità di una reciproca comunicazione e di un libero collegamento, possibilità che non trova oggi organico riscontro in alcuna forma di organizzazione scientifica e che abbandonata alla autonomia dei singoli scienziati si sperde in contatti ristretti, saltuari, occasionali. Il secondo ostacolo apparente, rappresentato dalla necessaria subordinazione a determinati principi organizzativi, e di conseguenza ad una elementare gerarchia, indispensabile in ogni forma organizzativa, è altrettanto facilmente superata. Tale subordinazione va infatti ristretta entro i limiti formali della struttura associativa, delle relazioni e dei piani che potranno influire sul metodo e sui risultati, non invece sulla produzione del lavoro scientifico il quale si attiene al carattere squisitamente individuale e all’apporto personale del ricercatore singolo e dei singoli gruppi di scienziati. E qui è necessario un esplicito richiamo, per chiarire il piano o procedimento di lavoro, previsto dalla Carta alla Dichiarazione 9a, la quale considera disgiuntamente due tempi nelle singole fasi della ricerca scientifica. In ciascuna di esse si prevede un primo tempo nel quale il singolo scienziato in base alla propria iniziativa di ricerca e attraverso un lavoro del tutto libero e personale arriva ad una prima conclusione, cioè alla formulazione di un principio suscettibile di applicazione e di sviluppo nel particolare settore in cui egli stesso opera oppure estensibile ad altre specialità affini. In un secondo tempo subentra una fase spersonalizzata di ricerca plurima e simultanea, attraverso la quale, sulla base di quel principio trovato ed affermato, si procede ai singoli sviluppi teorici o pratici in seno alle singole discipline organizzate ; o si procede al coordinamento dei diversi risultati a cui siano giunti più scienziati nelle loro singole opere. Attraverso tale metodo vengono eliminate possibili dispersioni o ritardi nella formulazione teorica, nell’apprezzamento propedeutico o nella applicazione pratica delle singole ricerche e delle singole scoperte. D’altra parte l’applicazione del principio associativo come base della ricerca scientifica non deve essere inteso nel senso di programma ad oltranza. La iniziativa della ricerca scientifica rimarrà normalmente decentrata alle singole specializzazioni associate o ai singoli ricercatori. Essa sarà al caso accentrata, predisposta e programmata, soltanto in quei casi nei quali risulterà opportuno per esigenze superiori ed urgenti. Superati gli apparenti ostacoli che sembrano opporsi all’applicazione del principio organizzativo all’attività scientifica, risultano invece di tutta evidenza i vantaggi che ne conseguono, i quali dal punto di vista stretta-mente tecnico sono determinati da un notevole acceleramento del processo di evoluzione della scienza con evidente antecipazione dei risultati finali. Non è di questa Carta e quindi di questa introduzione tracciare il programma completo della prevista organizzazione della quale è esempio parziale, ma chiarissimo, l’organizzazione stessa della Confederazione proponente. È stato sufficiente fissare alcuni fondamentali capisaldi, dimostrare