64 Iievo ai fenomeni carsici e di erosione e alla povera idrografia dell’ isola. Ampliamente descrive in tutti i loro settori, dandone appropriate denominazioni, le grotte : sotto Cimagrande (vestibolo, pozzo del palo, caverna della liana, sala del ponte); dello scivolo; dei gamberi', di crocetta', della casa del parroco e delle due grotte delle foche, accompagnando con accurati grafici per tutte e con riproduzioni fotografiche dell’ ingresso e dell’ interno della grotta dei gamberi. Interessante fra tutte le descritte la seconda grotta delle foche, che l’autore ci presenta quale meravigliosa, formata da tre cavernoni, con effetti magici di luce, che fanno sembrare d’argento gli oggetti immersi nel mare, e dove una specie mediterranea di foche va a dimorare per lo più in coppie. È aggiunta anche la poca bibliografia, che, come abbiamo accennato, la Dalmazia fu nel passato da questo lato poco studiata. Ci auguriamo che questa iniziativa dei nostri giovani possa trovare seguito anche in altri studiosi, che non dovrebbero trascurare neppure l’arcipelago la-gostino, che presenta, specie l’isolotto di Caffiol, argomento di studio, attrovandosi, come mi fu affermato, in un vasto e ricchissimo campo magnetico. d alpe JUAtehia, 3ntehna¿tiúnale cíe. SMnfeíci - ¿Loba Jia nostla J2.ibia.iia piocuta con sollecitudine libti a tioiste in qualunque lingua. fDtaghiamo oolalci tlasmettele i 'Dositi plagiati otdini, cha satanno asaguiti con Ha massima cuta a puntualità. J)l nostto setolilo bibliogtaftico (Ji sagnalalà, santa alcun impegno 2a patta Óostia, tutta la pubblicazioni cha potlanno intatassalTJi. <^f-aooiita indicatci in quale matalia colata assai tanuti al collante delle nooità.