52 vane. Chi sarà questo valoroso, cosi infelice nelle sue ultime ore. Chi sarà ? Maria - Che dolore ! È una lettera che sconvolge le più intime fibre del cuore. (E col giornale in mano rimane tuttavia commossa, assorta, risentendo in quella lettera quasi un collegamento ideale tra il suo poeta-soldato ed il moribondo che ha scritto al Commissario del Brefotrofio di Roma). Scena Quarta (Entra Emma. Le due ragazze si sono levate. Maria ha ancora il giornale spiegato in mano. È sempre commossa e agitata. Emma ha tra le mani un volume, un tagliacarte, delle cartoline e si dirige verso uno scrittoio che sta dietro al tavolo, innanzi al quale stava prima lavorando e sul quale c' è il telefono. Emma vedendo i giornali sul tavolo e 1’ « Idea » in mano di Maria, chiede alle ragazze) : Emma - Cosa dice il comunicato? Maria - Poco o nulla; ma leggi, mamma, qui sull’« Idea » in seconda pagina: una cosa commovente, che ci ha fatto piangere, che ti farà piangere. Leggila. È un dramma vissuto, veramente nuovo. (E le indica la colonna dell’ « Idea » ove c’ è la lettera dell’ ufficiale moribondo al Commissario del Brefotrofio di Roma). Caterina - Leggi mamma. Anche io, che non ho il sentimentalismo di Maria, ho sentito venirmi le lagrime agli occhi nel leggere quella lettera così straordinaria nel suo candore. Emma - Ora leggerò, ma debbo scrivere la solita cartolina al babbo, alla nonna, perchè siano subito impostate, debbo dare degli ordini per domani. Andate già a letto ? Caterina - Io sì, sono un poco stanca. La passeggiata che abbiamo fatto oggi con Dora mi ha stancata... Maria - Ed io, debbo continuare - come dice quel maligno di avvocato ~ continuare le mie... « Réponses à un inconnu »... Non gliela perdonerò mai più. Emma - Ma Giorgi ti voi bene, è un vecchio amico, ha diritto di scherzare con te. Maria, Caterina, Emma - Buona notte. (Emma e le figlie si baciano. Le ragazze abbandonano la scena. Escono dalla porta a sinistra). Scena Quinta (Emma rimane sola) (Il numero dell’ « Idea » è rimasto sulla schiena di una poltroncina dietro il tavolino di sinistra, in prossimità dello scrittoio dove Emma si siede. Scrive le due cartoline, fa gli indirizzi. Suona il campanello elettrico eh’ è sullo scrittoio. Entra la cameriera). Emma (alla cameriera) - Direte ad Anseimo di imbucare tosto queste due cartoline, alla Posta centrale, una, quella di mio marito, nella cassetta