45 UOMINI DI CONFINE LA PATRIA .....Era vero, era vero : quella, quella era la sua terra, la sua vera patria. Tante cose erano avvenute nella sua vita forse solo perchè egli si era strappato da quella terra, perchè si era allontanato da quella gente, dimenticando. Ma non si può senza danno abbandonare la propria patria: ecco la verità che egli aveva dimenticato. Si parte un giorno dal proprio paese ; ci si butta nella vita con uno sforzo di volontà che somiglia a un lancio ; si dimentica il luogo della piopria origine; e si va, si va. Dove? Così: si va; spinti da un inquietudine che non può avere un nome certo, come non ha un valore chiaro. Si va : e il nostro cammino pare senza meta e invece è solo che noi abbiamo dimenticato il nome del luogo da dove siamo partiti. Si va: e, invece di scendere, lentamente, prudentemente, si precipita verso il futuro perchè si è spezzato ogni vincolo col passato. Si va ; e il nostro cammino è una continua menzogna : oblio del nostro luogo natale ; vergogna della semplicità dalla quale siam pur venuti alla nuova vita non semplice nè sincera; negazione dei nostri veri bisogni e tentativi di creare, per forza di volontà, altri bisogni, solo apparentemente meno vili, più difficili, più nobili. Menzogna, menzogna. Si sogna una vita falsamente eroica ; si insegue il falso ideale di un eroismo sovrumano ; e, poiché non si può cancellare il proprio nome, ecco si cancella il nome del proprio luogo e si prende un pugno di quella terra benedetta dalla quale si è sorti e dove sono seppelliti i propri avi, dove riposa tutta la gente del proprio sangue, e la si butta al vento, con la speranza che quella nuvoletta di polvere diventi il principio della nube misteriosa della gloria. Tutta la sua vita passata parve a Giulio un lungo errore, una corsa disperata intoruo alla falsità. No, no : bisognava tornare, tornare anche con la mente, anche con lo spirito, alla propria terra ; bisognava, lì, nella propria terra, in mezzo