49 terei, dopo il nome e cognome : Sorella della autrice delle « Réponses à un inconmi ». Maria - ... cattiva... Giorgi (intervenendo) - Ma cambiamo discorso, poiché Maria nostra si inquieta ; un discorso, che, a conti fatti, è campato in aria e non ha senso comune. Poi si scherzava... (alzandosi e dirigendosi verso Maria che continua il suo lavoro): Parliamo d’ altro : parliamo ancora del babbo nostro laconico... ma pieno di tenerezza per noi tutti; ove sarà egli ora? Forse in un ospedaletto da campo a prodigare, con quel fervore che è tutto suo, i benefici della sua scienza e della sua arte meravigliose? Forse, dopo aver visitato i suoi feriti e i suoi poveri mutilati, legge sotto la tenda, rischiarata pallidamente da una candela, una delle lunghe epistole della sua Maria ? Forse, dopo averla letta, e dopo essersi asciugata una lagrima di nostalgia che vorrebbe prorompere, ma che egli reprime, scrive una di quelle cartoline secche, di cui voi vi rammaricate e la consegna all* ordinanza per la censura e la posta ? Crede, signora Emma, che egli chiederà, finalmente, qualche giorno di licenza ? Emma - Ma che ! Se gli telegrafassimo che una di noi muore, non si muo-verebbe dal suo posto. Lei non sa il suo entusiasmo per la guerra ? Alla fine di aprile, quando la guerra era ormai decisa, egli abbandonò tutto: la cattedra, la sua clinica privata, noi, e corse al campo. Abbandonò gli ammalati che aveva in cura ; non pensò nemmeno a farsi sostituire. Chiese ed ottenne di entrare nell’ esercito e partì. Furono due giorni di confusione enorme nella nostra casa. Alle nostre insistenze egli rispondeva irriducibilmente : l’Italia, l’Italia, l’Italia. Non ha voluto che lo accompagnassimo neppure alla stazione. Non voglio pianti, non voglio commedie, diceva..... Partito che fu, per giorni e giorni, telefonate da ogni parte a casa nostra : Dove è il Professore ? - Partito, rispondevamo. - Ritorna presto? - Non lo sappiamo; è alla guerra. Si immagini che ha dimenticato persino di dare le necessarie disposizioni perchè si potessero ritirare dalla Banca i denari necessari per le spese ordinarie della famiglia. Una vera ossessione, la sua. Giorgi - E che gli fa onore... Caterina - E che gli fa onore. Noi siamo fiere di lui. Quanto bene avrà fatto e farà lassù... Giorgi (sorridendo) - ... Specie se assisterà l’ignoto innamorato di Maria. (E pentito, tosto, delle sue parole). Maria (irritata) - ... e da capo. Quanto è cattivo, Avvocato !... (fa 1’ atto di graffiarlo). Giorgi - Me ne vado, poiché temo di farla veramente arrabbiare, la mia cara Maria, che non capisce ancora che ho scherzato e che scherzo. Me ne vado a comperare i giornali e a leggerli, dopo una passeggiatina pel i