i» fine, come foglie secche avulse al ramo che le sostenta, a un pubblico ormai quasi ignaro della succosa potenza del genio tommaseiano ; accompagnati spesso da più o meno erudite dissertazioni, in cui le acutezze, le malignità, 1t cattiverie del Tommaseo, sono denunziate, commentate, inquadrate dovutamente, con un senso di superiore compatimento, per il quale si dissolvono, in una visione fatalmente unilaterale e inesatta, i tratti di uno dei più adamantini caratteri che abbia espresso la storia moderna. Valutazione erronea di una intemerata, coraggiosa coscienza di uomo, colta, come a tradimento, nelle ore più torbide della gestazione possente e feconda di un’ opera varia e complessa, che rivela sin nelle sue ineguaglianze, nei suoi impeti, nei suoi abbandoni, una umanità ricca di passione, di sofferenza e di amore. Perchè, se mai vi fu autore tutto di un pezzo, granitico, questi è il Tommaseo, che va inteso soltanto, nella sua combattiva, vivente, umana realtà, sicché anche i difetti concorrano a integrarne la figura ideale, come motivi dissonanti, che trovano giustificazione in una più profonda armonia, che si accorda colla percussione centrale dell’anima, onde sgorga l’opera come una trasfusione della personalità nelle forme dell’ arte e della vita- Solo così si può penetrare e comprendere la personalità complessa, diversa di contraddizioni e di volontà inflessibili di questo atleta del pensiero, così formidabile d’animo, che stette eretto davanti al suo secolo, quasi avesse una missione da esercitare o un dovere da compiere ; per cui, anche quando il sole si offuscò nei suoi sguardi mortali, in un crepuscolo di angosciosa agonia, volto tutto agli abissi dell’anima, come intento a stenebrare dalla sua tenebra le coscienze ed i cuori, estraneo alla vita, volle essere ancora maestro e animatore gagliardo di vita. E mentre questa gli fluiva d’ intorno irresistibilmente impetuosa per le sue strade, radicato tenacemente ai suoi principii, come uno scoglio si oppone alle furie dell’onda, egli oppose il suo senno, la sua rettitudine, la sua pervicace sapienza, e nel-