56 e naturalmente oltre a lui vi parteciparono Carlo di Durazzo, Paolo vescovo di Zagabria, il bano di Croazia Ivano Horvath ed altri personaggi. Le due regine furono imprigionate, Elisabetta ne rimase vittima. (4) Per vendicare la morte della suocera e le sofferenze della sposa, nonché per far trionfare i diritti di questa, re Sigismondo inviò le sue truppe sotto il comando del conte di Corbavia, ad assaltare Vrana; ma questa « era una Piazza di gran diffesa » e nè il Corbavia, nè Alberto Lascovich riuscirono nel loro intento perchè nel 1388 re Tvrtko di Bosnia e di Rascia occupò in Dalmazia molti territori, fino allora posseduti dagli Ungheresi, e costrinse i soldati di Sigismondo a levare l’assedio; così il Palisna riuscì a sfuggire al castigo. Gli assalitori furono inseguiti fin sotto le mura di Zara ; la città resistette, ma i dintorni vennero ferocemente devastati (11 novembre 1389). Allora fu chiamato in aiuto il conte di Segna e Modrussa, il quale spedì subito 400 cavalieri; questi insieme a 1000 fanti tra Zaratini e Paghesani respinsero il Palisna ed assediarono il castello di Vrana, ma non riuscirono a conquistarlo; il priore però rimase ferito gravemente. (2) Morto il re Tvrtko, il bano Vuco Vuchi, partigiano della regina Maria, s’impadronì di molti beni dei cavalieri di Rodi, tra cui del castello di Vrana (1392) (s) e con ciò dovrebbe essere finito d’ un tratto il loro potere. Gli abitatori dei dintorni alla fine del ’300 si diedero alla pirateria, percui nel 1394 furono decise a Venezia misure severissime per metterli a posto per sempre. (*) Intanto la rocca venne affidata ad Emerico Bubek, che però abbandonò la parte di re Sigismondo per abbracciare quella di re Ladislao, quando gli si arrese nel 1402. Ora chi afferma che Ladislao vi abbia posto come castellano Fi-lippello da Gaeta, (5) chi invece lo zaratino Filippo de Georgis (Giorgi). Questi abbandonò a sua volta il partito di Ladislao dichiarandosi per Sigismondo; perciò Alvise Aldomarisco, capitano generale del mare e vicario in Dalmazia, con 700 fanti e 500 cavalli offerti dal duca Hervoje, (*) Vedi mio lavoro: «Il castello di Novegradi » (in « Rivista Dalmatica», Anno XVII, fase. III). (2) Ljubic: Listine, IV, 274. Prospetto cronologico. 170, 175-76. Lago, I, 258-59. Bianchi : « Fasti... », 52 al 1389. (3) id. ibid. 52 al 1392 e « Zara... » II, 362. (4) Ljubic: Listine, IV, 337 e V, 114. (6) Bianchi : « Fasti... », 55 al 1402 e « Zara... », II, 363.