O p.as satanici lattatati a g-iotnalUtici di ROBERTO GHIGLIANOVICH Quando, vivente ancora il Sen. Ghiglianovich, andavo raccogliendo appunti per poter tessere più tardi la sua biografia, Antonio Difnico e Gaetano Feoli mi avvertirono, e il prof. Vitaliano Brunelli poi me lo confermò, che Roberto Ghiglianovich aveva avuto durante gli anni universitari una parentesi poetico-letteraria : aveva pubblicato cioè poesie e saggi letterari nella Rivista zaratina « La Palestra » degli anni 1878-1882 col pseudonimo di « Rèsine ». Ho frugato in questa rivista col risultato di vedere, naturalmente, confermata la notizia. Ma prima di precisare questa parentesi poetica, ripeterò quello che Roberto Ghiglianovich stesso ha lasciato scritto nei suoi appunti personali sui suoi svaghi letterari del periodo studentesco : «Partii per Vienna nell’ottobre del 1880. Incominciai a frequentare qualche lezione di diritto romano, ma cessai ben presto, non comprendendo la lingua tedesca. Mi misi invece a studiare il Serafini (autore italiano) ed a leggere un po’ di tutto : storia, letteratura, critica, giornali. Frequentavo il Teatro dell’Opera. Divoravo libri di critica musicale. Ero un assiduo frequentatore della Biblioteca di Corte. Tenni in una piccola riunione di amici universitari una conferenza su Giorgio Sand e su Federico Chopin. Il secondo anno lo passai a Graz per dare 1’ esame in italiano. Il terzo anno ritornai a Vienna. Anno di studi letterari ed estetici : versi, novelle e critiche. Ero assiduo all’ Opera ; avevo abbandonato del tutto il mio violino ». Per quello che riguarda la « Palestra » occorre constatare anzitutto che Ghiglianovich non figura fra i collaboratori. Ci sono invece sei composizioni in versi e due in prosa, firmate « E. Rèsine », una anzi « Enrico Rèsine ». Perchè mai abbia scelto questo pseudonimo, così singolare, non lo sapremo più. La prima poesia, che porta la data « Zara, luglio 1879 » è stata pubblicata nel N. 8 del 15 luglio 1879. Sono due stornelli, intitolati « La finestra ».