58 un mase (!) italiano guidato da Luigi Rocco (?) e Alessandro (?) Ciano ; infine il siluramento della « Viribus Uniti » nel porto di Pola e il crollo dell’Austria. A Pola la potenza dell’ Austria « era stata minata all’ interno dall’ azione concorde dei croati, capeggiati dal Dr. Zuccon, e degli italiani, guidati da Domenico Sta-nich... Quello che successe nei mesi e negli anni che seguirono all’arrivo e alla presa di possesso da parte dell’ ammiraglio Cagni, è una continuazione dolorosa (per il Defranceski) degli avvenimenti descritti nel libro, e costituirebbe un capitolo separato di storia modernissima ». -s^- Maria e Antonio de Marassovich : II mistero della Redenzione, illustrato nel primo canto della Divina Commedia, Venezia, Libreria San Marco, 1937. Gli autori - dalmati - sono fratello e sorella ; lei è suora, lui è uno studioso, valente quanto modesto. La dedica, gentile : « A te, mamma, che prima ci educasti al culto di Dante », spiega senz’ altro l’amore col quale il libro è stato scritto Per riassumere nella forma più breve il suo contenuto, diremo, cogli autori, che il primo Canto della Commedia Dantesca, per il simbolismo predominante nel secolo decimosecondo, deve essere interpretato come una raffigurazione del-l’Umanità, smarrita dopo il peccato originale, e redenta dal Veltro. L’idea, coordinata dai de Marassovich, appare come l’eco del pensiero di altri illustri dantisti. Uno sprazzo di originalità contemporanea si palesa nell’ interpretazione del Cinquecento diece e cinque dantesco. « Quando Dante invocava il Cinquecento diece e cinque », forse pensava ad una figura storica ben determinata, ad un uomo del tempo suo dal quale attendeva, con più o meno fondamento, che compisse l’opera grande da lui esposta sotto il velo dei-deli’allegoria. Ma forse egli seppe abbracciare la storia con uno sguardo più ampio... Noi oggi, a distanza di tempo, possiamo riconoscere alcune di queste figure in cui s’è incarnato il sogno profetico del poeta: ultimo in ordine di tempo il DVX della nuova Italia che, segnando i patti del La-terano ha posto termine ad una situazione dolorosa e pericolosa per ogni anima cattolica, che derivava da colpe così degli uomini di Chiesa come degli uomini di governo... ». La prima pagina del volume porta la fotografia di due sarcofaghi, uno pagano e l’altro cristiano, rinvenuti entrambi negli scavi di Salona e conservati al Museo Archeologico di Spalato. « Quanto sia profondamente diversa la concezione della vita nelle due civiltà - aggiungono gli Autori - meglio che dalle parole risulta da un semplice confronto delle due figure che, scolpite nella pietra che conserva e protegge quanto resta dell’ uomo terreno, sono una sintesi di tutta la vita, fine a sè stessa, nella concezione pagana che la suggella col volto della Gorgone dallo sguardo pietrificante, via, invece, per raggiungere la vera vita, nella concezione cristiana, la quale allevia anche le fatiche e i dolori di questa via coll’ immagine del Buon Pastore, che promette alle sue pecorelle la vita eterna e con le sue cure ne facilita il conseguimento ». Bello e commovente questo saggio di due spiriti colti, cattolici, dalmatici, fascisti ! DOTT. Mario StORELLI : Ragusa di Dalmazia centro turistico. Istituto di geografia della R. Università di Bari, 1939. L’A., raguseo, ci presenta con questa interessante dissertazione, accompagnata da una carta geografica della regione, un quadro delle ragioni geopolitiche che fanno di Ragusa il più ricercato centro turistico della Jugoslavia. I turisti vengono attratti, più che da una particolare attrezzatura alberghiera di spettacoli e di divertimenti, lato che si presterebbe ancora a molte critiche, dalle prerogative climatiche del luogo e dall’ aspetto panoramico incomparabil-