46 dramma rimase sepolto, finche l’indiscrezione e la riverenza dei posteri non vennero a turbargli il sonno. Ora, decimo anniversario della morte del compianto patriotta e ricorrenza, dopo 23 anni, di una nuova guerra di liberazione, da lui pronosticata (come si vedrà quando saranno pubblicate le sue memorie), la « Rivista Dalmatica », per tener viva ed onorare la sua memoria, fa conoscere ai suoi lettori questo parto sconosciuto del fertile e robusto ingegno di Roberto Ghiglianovich. Qualche lettore, esperto di composizioni drammatiche, potrà forse obbiettare che un drammaturgo esperimentato avrebbe potuto ricavare da quell’ argomento delle scene ancora più emozionanti. Non vogliamo nemmeno azzardare un giudizio sul come questo dramma si reggerebbe sulla scena. Siamo certi però che, anche il lettore meno benevolo, leggerà con piacere e con commozione questo dramma, che non manca di originalità ed è mosso da un sublime amor di patria. Vedano e imparino i giovani odierni come la generazione, ormai passata, che ha lottato e sofferto in silenzio, abbia avuto l’Italia, sempre, nel cuore e nel cervello. Oscar Randi epifillo DRAMMA IN TRE ATTI PERSONAGGI Avv. GIORGI, amico di casa del Prof. Andrea e di EMMA, sua moglie figlie di Emma e di Andrea Dott. GUALDO, direttore del Brefotrofio La cameriera Un usciere — Il fatto si svolge a Roma durante la grande guerra — ATTO PRIMO — Scena Prima È la sera, poco dopo il pranzo. Salotto illuminato elegantemente, ma piuttosto severamente ammobigliato. A sinistra un tavolino, ad un lato del quale siede la Signora Emma, donna di circa 45 anni. Essa conversa, mentre lavora le solite calze per i soldati, con un vecchio amico di famiglia, 1’Avv. Giorgi, di una sessantina di anni, che siede a destra del tavolino. Su un altro tavolino a destra della scena, le due figlie di Emma — Maria e Caterina — ragazze una di circa 20, l’altra di circa 18 anni. Sono pure intente CATERINA Maria