Nel Cinquecento nuove modificazioni. Nel 1514, avendo i barcaioli al Ponte della Paglia favorita la fuga di alcuni prigionieri, contro l’inseguimento dei custodi, il loro traghetto, che era uno dei più antichi e che proprio in quei giorni si era fatta una ancona « bellissima ■», sostituita nel 1580 dalla Madonna di marmo incastonata sul fianco del ponte verso la Piazzetta, venne portato più lontano. « Furono castigati, annota il Sanudo ricordando queste cose, e fu « bene, non stanno bene barcaiuoli presso le prigioni » (1). Nella teoria dei palazzi se ne inseriva uno nuovo, un vero gioiello, quello lombardesco Cappello-Memmo, dipinto esternamente da Giulio Dal Moro, che, fabbricato più vicino alla Riva, nascondeva il palazzo Gritti, entrambi ora lodevolmente restaurati dall’ Amministrazione degli Esposti. Sull’ area del turrito edificio dei Molin e del vecchio oratorio del Sepolcro, abbattuti per opera delle continuatrici di Beatrice Venier e Polissena Premarin, sorgeva il convento delle Francescane, in fronte al quale il Vittoria inalzava sul magnifico portale oggi ornamento della Caserma Cornoldi (sull’ altro ponevasi una gran croce, ricordo di antichi tempi), un terzo monumento Rangone. La statua è ora al Seminario, come il busto di S. Geminiano all’Ateneo, solo il monumento di S. Giuliano resta al suo posto. Così il medico e filologo ravennate, che era anche un bell’ uomo, sapeva conciliare abilmente vanità e pietà, con vantaggio degli artisti e dell’ Arte. E al cadere di questo secolo, Antonio Da Ponte, costruiva la nuova sede delle Prigioni e del Magistrato dei Signori di Notte al Criminal, che Antonio Contin congiungeva col ponte dei Sospiri al Palazzo, mentre all’ estremità opposta si lavorava di nuovo intorno all’ edificio dei Forni (1596). La Riva, consunta per il logorio del tempo e gl’ impeti delle tempeste, fu nel Cinquecento anch’ essa più volte riattata (2). (1) Sanudo, Diari. Mi fu di facile guida G. B. Lorenzi con i suoi « Estratti dai Diarii 1495-1533 dei soli articoli contenenti notizie urbane Venete più interessanti in proposito di estraordinarie solennità sacre, feste pubbliche e private, venute di Principi ed altri Personaggi, Funerali di persone distinte, fabbriche, oggetti di belle arti, rappresentazioni di commedie, ed altro » in due volumi manoscritti, conservati presso la R. Deputazione di Storia Patria, a cui il benemerito vicebibliotecario della Marciana (n. 1804, m. 1890) li legava. (2) Lorenzetti, op. cit, ; Tassini, Curiosità veneziane, pp. 281, 531, 667 ; Rompiasio Giul., Compilazione metodica delle Leggi etc. appartenenti al Collegio e Magistrato alle Acque, Venezia, Stamp. ducale, 1771, p. 168 e seg. — 12 —-