« La linea di essa... sarà alquanto sinuosa per secondare l’andamento « del canale di S. Marco. In qualche luogo il piano di essa sarà di circa « cento piedi di larghezza. Avvicinandosi però verso la Ca’ di Dio si « restringerà di molto ». Egli allegava anche un piccolo abbozzo dei tre ponti, che si dovevano fare di nuovo. Quindi soggiungeva un commento e uno sfogo personale contro uno dei suoi più acri avversari, « uomo, a detta anche del Dandolo, altiero e « sprezzatore delle opere altrui » : « Vedrete che ho fatto cosa nuova e « maestosa. Ebbe anche l’approvazione dell’Eccellentissimo Senato. L’igno-« rante temerario Maccaruzzi (1) aveva però tentato di mettervi il becco ; « ma nulla fece». E chiudeva informandolo sul lavoro dei Murazzi in corso e augurandogli buon viaggio (2). Accolte la polizza di Francesco Resegati per 1’ ampliamento, e, dopo un doppio incanto, quella di Bortolo Biancardi ed Iseppo Pirona per lo scavo del Canale (4 nov. 1780), si dava tosto principio all’ opere. Secondo la prescrizione dell’ appalto si dovevano piantare, presa per presa, due robuste palafitte a cassa, riempite di fango di buona qualità, di altezza e larghezza a seconda dei tipi, dei fondi e dei bisogni, a distanza 1’ una dall’ altra di circa 14 piedi. Nel vano fra esse fare il battuto di pali, largo circa piedi 6, tutto di buoni pali confitti con battipalo fino a trovar il fondo sodo del canale, e sopra il battuto stendere, a piedi 7 sotto il comune, un zatterone di due mani di scorzoni di larice posti per lungo e per traverso, per quanto è largo il sottoposto battuto e, quindi, sopra il zatterone, costruire il muramento. (Ved. tav. V). Questo doveva essere sul fondo, cioè sul zatterone, largo piedi 5 e alla sommità piedi 21/2 sopra Comune, l’intiera altezza, compresa la coperta, (1) Maccaruzzi o Maccarucci Bernardino nacque in Venezia verso la metà del Settecento e apprese l’architettura da Giorgio Massari. Fu « altiero e sprezzatore delle opere altrui ». Lavorò molto, ma non con molta lode. Testimonio del suo gusto capriccioso e scorretto è la facciata di S. Rocco. Morì nel 1798. (Dandolo, op. cit., p. 442). (2) « Per soddisfare all’ altra vostra ricerca mi resta a dirvi che 1’ estensione dei murazzi « non oltrepassa tre miglia. Da due anni in qua si è introdotto, affine di avanzare con maggior « sollecitudine le difese, di farne una porzione (oltre la fissata dimensione di murazzo) col solo « zoccolo al mare ; vale a dire quel primo obice di fronte al mare medesimo ; e di questo se « n’ è fatto circa un miglio». (Temanza, Lettere. Per nozze Marcello Zen a cura di Frane. Wcovich Lazzari, Venezia, Martinengo, 1856). _ 32 —