« E relativamente a ciò non posso dispensarmi dal rassegnare umil-« mente all’ EE. VV., che il risalto del nuovo muramento accennato ne’ « disegni all’ estremità verso il Ponte della Ca’ di Dio dovrebbe esser « pareggiato con le fondamenta dei Forni, prolungando di pochi piedi la « linea del nuovo muro, la quale già prontamente converge con la fonda-« menta stessa. Potrebbe quel risalto non pareggiato, ma eseguito come «sta nel disegno, dar occasione a qualche aggestione di materie: il pareg-« giato non interessa che assai tenuemente 1’ economia : il lasciarvelo non « aggiunge nè uso nè pregio all’ opera proposta. « Raccolgono quindi l’EE. VV. l’ingenuo e riverente mio parere sul « proposto argomento, di cui ho valutata l’importanza dal sommo onore a « me fatto del Loro rispettabilissimo comando. « L’ allargamento progettato è indicato dalla natura : non altera punto « il corso dell’ acqua nel canale ; assicura l’erario da una grave periodica « inutile spesa; promette, come tutti gli altri muramenti di questo genere, « più spedito corso dell’acque vicino alla riva, e perciò nell’avvenire minor « imbonimento in quella parte. Con che lusingandomi d’ aver soddisfatto « al mio dovere, con profondissimo ossequio mi protesto ». Di VV. EE. SlMONE STRATICO I tre ingegneri accettavano, con relazione in data 8 maggio, l’aggiunta proposta dello Stratico, di eliminare il risalto alla Ca’ di Dio, riconoscendola giustissima : « la quale giunta va a battere, all’ incirca, dirimpetto « alla Bottega della Londrina, aggiunge perfezione all’ opera, perchè diretta « a togliere anche quel piccolo intoppo all’acqua ed è di tenue spesa ». II 12 maggio 1780 i Savi e i Deputati alla Laguna ritornavano sul problema dei Ponti, deliberando, oltre al restauro di quello della Ca’ di Dio, di portare « al margine della nuova Fondamenta i tre ponti intermedi « in più comoda e spaziosa forma costruiti » progetto che il Doge, dopo averne visti il modello, approvava contro chi li voleva a metà della nuova riva, il 5 agosto 1780, allorché la grand’ opera dell’ ampliamento venne definitivamente approvata in Senato con voti 126 favorevoli, 8 contrari e 15 nulli (1). In esecuzione di questo decreto 5 agosto, i Savi emanavano il 21 il testo dei due incanti per l’ampliamento della Riva e per lo scavo del (i) Arch. Sta. Ven., Senato Terra, reg. 398 c. 210 e seg. — 30 —