COMPITI E FUNZIONI DI TRIESTE NEL NUOVO ORDINE EUROPEO li E’ opportuno insistere sulla necessità di dare il massimo impulso a questo genere di operazioni, le quali devono trovare il loro perno naturale, tanto per le aziende nazionali, quanto per quelle del retroterra della Grande Germania, sui commerci bancari specializzati dell’emporio triestino, in intima collaborazione con i produttori, i consumatori e gli istituti di credito d’oltremare. Bisogna attrezzare i nostri organismi bancari in modo da renderli atti alla esplicazione dei compiti sempre più vasti che gli scambi commerciali con i paesi lontani esigono. Collaborazione fra Trieste e Fiume Altri problemi di non minore importanza, collegati a quelli ora analizzati, riguardano determinate istituzioni ausiliarie dei traffici e dei commerci, istituzioni le quali molto possono contribuire ad attrarre e a irradiate certe correnti di scambio. Così le Borse merci e i mercati a termine che vi sono connessi e che fungono in certa guisa da centri di ammasso e di distribuzione di determinate merci. Collegato al problema delle Borse merci è quello di un centro per la quotazione dei noli, almeno per quei settori che hanno 0 avranno più intense relazioni commerciali con l’Adriatico e che hanno sempre costituito un campo di attività specialmente dell’em-porio triestino. Sono chiamate a completare e a integrare l’attività di queste istituzioni le camere arbitrali per determinate merci, quali i cotoni, 1 semi oleosi, le pelli, il caffè, il legname ed altre. Queste camere potrebbero essere in intimo collegamento con quelle similari di Milano e con le principali estere. Anche il mercato del bestiame di Fiume, che potrebbe estendere la sua attività ad altri prodotti animali, nonché le aste agrumarie, una delle istituzioni più caratteristiche dell’emporio fiumano che prima della guerra mondiale aveva assunto importanza e carattere internazionali, rientrano in questa categoria. Abbiamo voluto accomunare in questa trattazione Trieste e Fiume, perchè i traffici dei due empori adriatici si integrano a vicenda. La zona d’influenza del porto di Trieste comprende un nucleo centrale, costituito, oltreché dalla Slovenia, dai territori incorporati di recente (Austria, Cecoslovacchia) nello spazio economico della Grande Germania, e un nucleo periferico, del quale fanno parte l’Italia, la Svizzera, le regioni centro meridionali della Germania, la Slovacchia e alcune regioni ungheresi e jugoslave. La zona