COMPITI E FUNZIONI DI TRIESTE NEL NUOVO ORDINE EUROPEO 7 Nel settore delle importazioni bisognerà ricondurre il commercio nelfalveo che gli deve essere proprio, poiché oggi, special-mente nel settore degli acquisti di materie prime, la necessità di disciplinare, per ragioni di ordine valutario ed altre, gli scambi con l’estero, ha notevolmente ridotto la libertà di iniziativa del commercio di importazione, dando luogo al sistema dei contingentamenti; questo sistema ha finito per trasformarsi in una specie di reddito monopolistico a vantaggio di alcuni concessionari operanti in determinati settori dell’attività economica nazionale. Situazione di cose questa patologica e che non può indefinitamente durare, perchè antitetica alle funzioni superiori che il commercio d’importazione è chiamato a svolgere, Anche perchè mantenendo in vita artificialmente sovrastrutture superflue è l’economia generale che finisce per subirne le conseguenze e i danni. L’essenza del commercio non può consistere nella tendenza ad assicurarsi una piattaforma su cui manovrare con assoluta sicurezza, evitando qualsiasi rischio, ma nel saper adeguarsi in tempo utile alle mutevoli esigenze dei commerci mondiali, prevedendo i possibili rischi ed affrontandoli in modo da ridurre al minimo le inevitabili perdite che derivano da ogni mutamento di tendenza. E’ assurdo il tentativo di dare vita a delle situazioni statiche, le quali garantiscano ad alcuni soggetti lo svolgimento indisturbato della loro attività in determinati settori delFeconomia autarchica. Il che non esclude che si possano fissare a priori le grandi linee direttive che devono presiedere allo svolgimento delle attività mercantili in determinati settori, come in quello dell’alimentazione, ecc. Nel nuovo ordine europeo ed intercontinentale tanto le importazioni quanto le esportazioni dovranno essere in funzione di due elementi, l’uno di carattere prevalentemente statale, l’altro di carattere prevalentemente aziendale. L’elemento statale si manifesterà nell’intervento economico dello Stato attraverso gli organi corporativi ai fini di regolare, coordinandole fra di loro, nell’ambito della politica economica dello Stato stesso, le importazioni e le esportazioni, appoggiando e favorendo quest’ultime con provvedimenti di carattere politico, organizzativo e tecnico. Il secondo elemento decisivo perchè l’attività mercantile risulti efficace è e rimarrà l’iniziativa personale o aziendale di chi commercia con l’estero. Ancora una considerazione. Poiché tanto il commercio d’importazione, quanto quello di esportazione sono basati sulle attività produttive, siano esse industriali o agricole, non potranno esistere soluzioni di continuità fra i diversi organismi aziendali, nei loro rapporti reciproci e in quelli con l’economia generale del paese.