L’EUROPA AGLI EUROPEI 17 lascia perfettamente indifferente ed attraversare l’Oceano per correre in aiuto agli inglesi? Farebbe forse tutto questo perchè il Signor Hull ha detto che se vincessero le Potenze dell’Asse il mondo ricadrebbe nell’età della pietra? Non lo crede nessuno, non Io crede neanche il signor Hull. Ma il signor Hull. ma tutti gli altri esponenti del bellicismo americano sanno che non è il popolo della Confederazione che ha un interesse qualsiasi ad immischiarsi negli affari europei; ma sono gli ebrei, sono loro stessi, ebrei o foraggiati dagli ebrei, che vogliono ad ogni costo che l'Inghilterra combatta ad oltranza, anche dopo la caduta dell’isola, che la guerra continui ancora ad insanguinare i mari, perche il Mondo non possa liberarsi dal polipo ebraico, a cui i Popoli dell’Asse, hanno incominciato la tosatura dei tentacoli. Ed oltre alla ragione razziale c’è pure la nuova dottrina sociale permeante la vita dei popoli dell’Asse e dei popoli gravitanti attorno all’Asse, che l’America odia. Non l’America naturalmente ma i plutocrati americani (ma questo agli effetti del risultato non contai). Sono i plutocrati degli Stati Uniti, che. nella dottrina sociale europea vedono la loro sentenza di condanna; ed è per questo che parlano di eventuale aggressione degli Italo-Tedeschi contro l’America, dopo la sconfitta dell’Inghilterra. E vedono giusto in ciò: non con gli aerei naturalmente, non con i cannoni verrà minata la sicurezza dei magnati d’oltre Oceano, e quindi, secondo loro, la sicurezza dell’U. S. A. ma sarà la nostra dottrina che rovescerà le loro posizioni accaparratesi col più ingordo e sfrenato individualismo. E queste stesse cause dell’odio americano, aumentate in ragione della vicinanza, sono quelle che tengono l’Inghilterra in campo contro di noi. Il discriminare il perchè dell’odio dei nostri nemici ci fa apparire ancor più chiare le ragioni sostanziali e profonde della nostra guerra, ci indica la via da seguire nella ricostruzione dell’Europa. Queste ragioni superano il contingente svolgersi dei fatti d’ogni giorno e ci infiammano di una fede sicura in un domani di giustizia e di lavoro per tutti i Popoli d’Europa, liberi dalla spietata mano giudaica, che li torturava in un torbido accavallarsi di odi e di inconsulte rivalità. «L’Europa finalmente agli Europei!» E sia un’Europa sana e costruttiva in un armonica collaborazione che dia alfine un volto sereno e definito a questo nostro vecchio Continente, maestro di civiltà. DONO PAOLETTI L’Italia, qualunque cosa accada, marcerà con la Germania, fianco a fianco, fino alla fine. Coloro che fossero tentati di supporre qualche cosa di diverso dimenticano che l’alleanza tra la Germania e l’Italia non è soltanto fra due Stati o due Eserciti o due diplomazie, ma fra due popoli e due Rivoluzioni destinate a dare l’impronta al secolo. MUSSOLINI