Pubblicazioni e ricerche archivistiche sugli esuli Napoleonici a Trieste 295 (192) Plitek: «I Napoleonidi III» in «Archeografo Triestino», vol. XLI, pp. 270 e 276. (193) Per «L’Ossgrvatore» e il suo fondatore vedi: de Franceschi C.: Giuseppe de Coletti tipografo e giornalista» in «Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria», vol. XLVI (1934). (194) de Incontrerà 0.: «Le origini del Consolato di Spagna a Trieste e la caratteristica figura del Console de Letlis» in «La Porta 0:ipt tale», rri. 3-4 e 5 anno 1936 e «L’ultimo soggiorno dell'imperatrice Carlotta a Miramare secondo documenti inediti», ibidem, nri 5-6 anno 1937. — Il locale Consolato di Spagna fu soppresso nel 1939 e in sua sostituzione aperto un Viceconsolato onorario. (195) Arch. Cons. Spagna. (196) ibidem; de'Incontrerà 0.: Le origini del Consolalo di-Spagna a Trieste ecc.» — Giuseppe Bonaparte era chiamato «Don Pepe Botellas» per il suo naso rosso di bevitore. (197) Mainati D. Giuseppe: «Croniche ossia Memorie storiche sacro-profane di Trieste cominciando dall’XI secolo sino a’ nostri giorni» — Venezia 1818, vol. VI, pp. 125-128. (198) Madelin L.: «Fouché» — Paris 1900, vol. II; «Précis de la vie publique du Duc d’Otrante, publié à Londres, Leipzig et Amsterdam 1816 (autore probabile lo stesso Fouché). (199) Segnatamente: «Succinta narrazione de’ principali fatti, dall'irruzione de’ Francesi in Trieste, fino alla loro partenza, seguita li 24 Maggio 1797. — Dalla Stamperia Sperandio e Comp. 1797» : «Die Franzosen in Triest: Journal aller wichtigen Ereignisse während dem Dasein der Franzosen vom 20. März bis 24. Mai 1797 von Einem patriotischen Augenzeugen — Triest, k. k. priv. Buchdruckerei der P. P. Mechitaristen — 1797» ; «Briefe eines Bürgers in Laibach, an seinen Gvatter in Laass über das Betragen der Franzosen während ihrem Aufenthalt in Krain. Laibach 1797» ; «La storia dell’anno MDCCXCVII divisa in Quattordici Libri, ln Venezia: A spese di Giuseppe Rossi qu: Bortolo. 1798», pp. 242 e seguenti. — Vedi pure Sahson G.: «I francesi a Trieste» — Gorizia 1932. (200) La «K. K. Polizeihofstelle» fu creata nel 1793 e primo Ministro di Polizia fu von Pergen; la sua più importante sezione era il «gabinetto segreto delle cifre», con sede alla «Hofburg» e che a partire dal 1812 fece parte della Cancelleria privata deirimperatore. Da questo gabinetto nero dipendevano le «loggie postali», istituite presso ogni ufficio postale importante delle singole provincie, allo scopo di decifrare e riassumere le lettere intercettate. La Risoluzione Sovrana del 2 febbraio 1806 codificò e normalizzò l'istituto della polizia segreta di stato. Appena però col Principe de Metternich e col Ministro di Polizia conte de Sedlni-tzky, che resse ¡1 dicastero dal 1815 al 1848, questa divenne il potente, perfetto e temuto organismo, che già il Bonaparte aveva additato a Fouché, quale esempio da imitarsi, neH’affidargti il Dipartimento della Polizia generale, da lui ripristinato col decreto repubblicano del 21 Messidor, anno XII. — Vedi Dudan A.: «La Monarchia degli Absburgo: Origini, grandezza e decadenza» — Roma 1915, vol. I, pp. 230-231. (201) Si trattò nella specie principalmente — per quanto concerne Trieste — di 2860 buste e volumi di appartenenza degli uffici politico-amministrativi anteriori al 1814, elencati oggi nei due fascicoli dell’«Inventario degli atti del governo di Trieste, Istria e Gorizia 1283-1814» (numeri progressivi 1-2402) e che comprendono nella massima parte dei documenti risalenti agli anni 1748-1814. Il Curiel scoperse questo materiale archivistico durante il suo soggiorno a Vienna, negli anni 1914-1919, in un magazzino del Ministero dell’interno. Ivi era stato trasportato nel 1907, quando le pratiche dovettero venire sgomberate dal magazzino deH’ediflcio dell’I. R. Governo Marittimo, che si demoliva per costruire sulla sua area l’odierno Albergo Savoia. Esso giaceva in quel magazzino ab immemorabili e totalmente dimenticato, sicché lo stesso Pietro Kandier lo' diede nel 1864 per disperso («Emporio e Portofranco di Trieste», p. 157). Una piccola parte però dell’archivio era rimasta nella vecchia Luogotenenza e alla demolizione di questa nel 1899 era stata riposta in un magazzino di via Belpoggio (preso appositamente in affitto), assieme all’archivio presidenziale dell’I. R. luogotenenza Veneta. Negli anni 1904-1906 fu scambiato tra il nuovo Luogotenente Principe Corrado de Hohenlohe-Schillingsfürst e il Ministro dell’interno un