— 2Q2 — non si raggiungerà, 1’ Italia avrà sempre con sè la Francia e 1’ Inghilterra, le quali sono impegnate dalla convenzione del 1915. Ed è stato tutt’altro che un male che la convenzione di Londra sia stata conchiusa all’ infuori della partecipazione del Governo serbo, in modo che il Governo serbo si trovi perciò di fronte a un accordo delle maggiori Potenze europee della coalizione antigermanica, anziché alla sola Italia : data la esasperazione frenetica di molti nazionalisti slavi, il Governo serbo potrà giustificare, anche di fronte a costoro, la propria ragionevolezza, con la necessità di rimanere d’accordo non solo coll’ Italia, ma con tutti i maggiori Governi alleati. Quest’accordo è vitale ed è urgentissimo per noi e per gli slavi. Durante quattro anni interi, nazionalisti italiani e slavi, invece di accordarsi per presentare al mondo un programma antiaustriaco comune, risolvendo con un equo compromesso il problema adriatico, si sono lasciati trascinare, dagli agenti della politica tedesca, a una stolta lotta fratricida, gli Slavi disputando a noi 1’ Istria, Trieste, Gorizia, noi disputando ad essi la Liburnia e la Dalmazia L’Austria, comune nemico, era dimenticata. Era anzi riabilitata : perchè i terzi, che assistevano a questa stupida lotta di pressioni senza denti, dovevano finalmente stancarsi degli uni e degli altri, e convincersi che, tutto compreso, erano gli uni e gli altri incapaci di giustizia, e degni di vivere sotto il calcagno dei Tedeschi e dei Magiari. Il resultato di questo funesto errore è che la opinione pubblica, in Europa e in America, non è preparata a comprendere nè il problema dell’Austria, nè quello degli Slavi del Sud, nè quello dell’Adriatico. Il resultato 1q vediamo,