— ì S3 — (23) La necessità di tener divisa la Serbia dal Mcntenegrój è affermata anche dall’on. Di Cesarò, per «tenere accanto alla Serbia (oltre alla Bulgaria) uno Stato serbo minore da contrapporre al primo nel caso d'una sua defezione, e intorno al quale raccogliere, all’occorrenza, i Serbi, che sognano la Grande Serbia, e non vogliano piegarsi a uno stato di soggezione a l’Austria» {op. cit., pag. 474). Siccome la, realizzazione di una Grande Serbia sarebbe dannosa all’ Italia (pag. 473), ne consegue che i Montenegrini panseibi dovrebbero essere all’occorrenza utilizzati e.... minchionati. Aizzare l’uno contro l’altra, Serbia e Montenegro, è uno degli espedienti tradizionali della politica austriaca : Anonimo Dalmata, L’Adiia-tico, pag. 291. (24) Tamaro, La reintegrazione, pag. 194. (25) Mantegazza, Questioni di polìtica estera, I, 200 : « Anche oggi, come tanti anni fa, i Cioati (del « partito del diritto j, da distinguersi da Croati liberali) sono docile ¡strumento di Vienna, adoperato, volta a volta, contro gl’italiani, contro gli Ungheresi, contro i Serbi. Nelle provincie occupate, tanto in Bosnia che in Erzegovina, l’elemento croato è favorito in tutti i modi, perchè è l’elemento combattivo contro i Serbi. In Bosnia i Croati hanno adesso lo stesso mandato, che ebbero in Lombardia nella prima metà del secolo scorso ». — Questioni di politica estera, IV, 280 : 0 I Croati della Bosnia e del-1’ Erzegovina non hanno simpatie per il nome italiano. Per i Croati intransigenti, condotti da monsignor Stadler, noi non siamo che gli usurpatori di Roma ». (26) Villari, Discussioni critiche, pag. 381. (27) L'Italia d’oltre confine, pag. 338 356, 365. (28) Discussioni critiche, pag. 561. (29) Villari, op. cit., pag, 325. (30) Dalmatia, thè Quarnero and Istria, Oxford, Clarendon Press, 1887, I, 187 e seg. (31) Discussioni critiche, pag. 481, 523, 555. (32) Villari, op. cit., pag. 481: «Un'altra debolezza è il fatto che gl’ Italiani ignorano non di rado la lingua degli Siavi,