20 7 l’assegnazione dell’amministrazione delle due parti dell’ Impero a due diversi prìncipi, mentre l’unità politica dell’ Impero rimaneva intatta : « Arcadius Augustus et Honorius Augustus — racconta Paolo Orosio (VII, 36), che scriveva verso il 410, cioè al tempo della pretesa divisione -— coni-nume imperium, divisis tantum sedibus, tenere coeperunt ». Inoltre la sezione occidentale dell’ Impero comprendeva le due grandi Prefetture di Gallia e Italia, ciascuna suddivisa in 3 diocesi : e la Prefettura d’Italia comprendeva le diocesi d’Italia, Africa e Illirico : e l’Illirico era la regione fra l’Adriatico e il Danubio : quindi il confine amministrativo fra le due sezioni era costituito da una linea, che andava dal Danubio, presso Sirmium, all’Adriatico, presso Dyrac-chium : dunque, meno che mai confine fra i due Imperi a Fiume. Nel 437 l’amministrazione dell’ Illirico passò al-l’Imperatore d’Oriente ; ma neanche ora c’era bisogno di alcun confine militare fra le due sezioni dell’ Impero : le due sezioni dell’ Impero, minacciate dai barbari, lottavano in comune meglio che potevano contro le invasioni : qualche volta fecero anche insieme spedizioni marittime contro i Vandali dell’Africa. II. Un «limes italicus» non è mai esistito, — Non si potrà mai citare un solo passo autentico di una sola fonte classica, in cui si parli di un limes italicus. Esisteva, sì, un limes Imperli, cioè la frontiera dell’ intero Stato romano, fortificata con opere militari dove mancavano linee naturali (fiumi e monti) difensive (Boecking, Notitia Dignita-tum, I, 290 e seg.). Quando, nel secolo IV, all’ Italia fu aggregata la Rezia, il limes Imperli, sul confine della Rezia, lungo il Danubio, si trovò ad essere anche il confine dell’ Italia ; ma questo non ha nulla da vedere col nostro