i quali invece conoscono e parlano la nostra. —Venite ira noi, mi diceva poco fa (1901) un professore slavo di Spalato, e vedrete che noi non possiamo bene educarci senza l’italiano. Così vi leverete dalla testa l’idea che siamo nemici della lingua di Dante, la quale invece noi studiamo e parliamo. Siete voi che non conoscete la lingua nostra ».