-6+- avrebbe 25.781 Italiani cioè il 41 %, e 26.602 Slavi, cioè il 43%. Inoltre, per potere aggregare all’ Italia questa città mista, bisognerebbe aggregare anche il capitanato di Volosca, nel quale sparpagliati fra 47.770 Slavi vivono appena mille Italiani ; e bisognerebbe anche incorporare a nord ed ad est di Fiume-Sussak una estensione di territorio compattamente croato, più o meno ampia secondo le varie proposte, ma che nella più modesta delle ipotesi ospiterebbe non meno di 44 mila Croati e poche decine d’Italiani, se si prescinda dal nucleo di Fiume. Per tutelare, insomma, la italianità dei nostri 25 mila connazionali di Fiume, dovremmo aggiungere altri 117 mila Slavi ai 390 mila che già dobbiamo aggregarci nella Venezia Giulia, togliendo questo sbocco al mare ad una regione di 2 milioni e mezzo di Serbo-Croati. In nessuna delle pubblicazioni che sono state fatte in Italia per dimostrare la necessità della conquista di Fiume, è stato mai presentato il problema etnico della Liburnia in tutti i suoi elementi : si è parlato solo della necessità di salvare i 25 mila Italiani di Fiume, come se non fossero circondati ovunque da un mare di slavi : si. sono volute così dissimulare al nostro paese le ragioni contrarie alla conquista, e specialmente le difficoltà che presenterebbe l’amministrazione giornaliera di questa regione. Il problema della giusta difesa degli Italiani di Fiume può essere risolto con un metodo meno spiccio dell’annessione sic et simpliciter. NelPAustria-Ungheria Fiume godeva di una costituzione autonoma, che la separava dal Regno di Croazia, e giuridicamente la associava, come ente diverso dalla Croa-