— 128 — Una sola condizione naturale favorevole allo sviluppo della moderna grande industria capitalista ha la Dalmazia, nei corsi d’acqua di risorgenza carsica, che vengono alla luce a poca distanza dalla costa, con portata costante e per lo più con cascate modeste, ma che potrebbero essere utilizzate per forze elettriche. Fra questi corsi d’acqua, più notevole di tutti quello del Kerka, che nella sola cascata di Scardona sviluppa 40.000 H. P., e quello del Cetina, che presso Almissa sviluppa una forza di 70.000 H. P., e ne potrebbe sviluppare 140.000. L’ importanza di queste forze idrauliche in un paese, che non ha in proprio troppe materie prime, dipende essenzialmente dalla loro vicinanza a centri marittimi, i quali potrebbero così accoppiare la condizione del possesso della forza motrice con la facilità di approvvigionamenti di materie prime, anche provenienti da luoghi lontani, per mare. Tuttavia uno sviluppo industriale di quei centri non si è avuto. A che cosa attribuire questa assenza? È facile ricorrere alla tradizionale spiegazione sintetizzata nella frase governo ladro ! che in questo caso fortunatamente sarebbe il Governo austriaco. Ma purtroppo in questo, come in tanti altri casi in cui si invoca quella spiegazione, non è altrettanto facile dimostrare che con altro Governo le cose andrebbero assai diversamente. Se la Dalmazia non ha trovato nel Governo austro-ungarico aiuto diretto e volontario pel suo progresso industriale, è anche vero che, per necessità di cose, la Damazia ha goduto in quest’ ultimo mezzo secolo di alcune condizioni tutt’altro che indifferenti a una rapida industrializzazione, grazie ai rapidi ed economici rapporti, in cui la mettevano col resto del mondo i grandi servizi marittimi accen-