— 7© — che ne derivano, si possa scompartire l’Adriatico in mare territoriale italico, territoriale slavico » (pag. 88-102). Il confine del Monte Maggiore, dunque, non è, come scrive 1’ Italicus Senator (pag. 28), un confine da geografi da tavolino : è il confine a cui si sono fermati gli uomini del nostro Risorgimento, tenendo presenti tutti gli elementi, sopratutto militari, del problema e non le sole carte orografiche o idrografiche : — tener conto di queste sole nel tracciare un confine politico, questo sì che è da geografi da tavolino, specialmente su un terreno così equivoco qual’ è quello della Giulia carsica. Ora in nessuno degli scritti, che sono stati pubblicati in questi ultimi tre anni per dimostrare la necessità della conquista della Liburnia, noi abbiamo mai trovato un solo accenno serio, diretto a criticare il programma del 1866 e a dimostrarne la insufficienza dal punto di vista militare. Nè la dimostrazione sarebbe facile, specialmente in presenza di questa guerra, in cui si vedono pianure senza confini diventare campi di guerra infinita grazie a miserabili accidenti del terreno, e si è rivelato a luce meridiana l’enorme valore difensivo di accidenti quasi insignificanti del terreno, come è per esempio l’orlo occidentale carsico. VI. — Il problema commerciale di Fiume. La campagna per l’annessione politica di Fiume — e quindi dell’ Istria orientale e della Liburnia — all’ Italia, si fonda specialmente sulla necessità di salvare il commercio di Trieste.