diventa un non senso e una impossibilità. E se non si sfascia l’Austria, questa guerra rappresenterà la sconfitta del-l’Intesa, il trionfo della Germania, un disastro per l’Italia. • II. — È possibile uno stato serbocroato-sloveno ? Certo, uno Stato non si fabbrica a tavolino, come si mette insieme un vestito. E sarebbe stoltezza voler ignorare le difficoltà, che incontrerebbe uno Stato jugoslavo a funzionare normalmente, specie nei primi tempi. Il problema dei rapporti fra clero cattolico e clero ortodosso, specialmente in Bosnia ; la soluzione del problema fondiario in Bosnia-Erzegovina ; la secolarizzazione delle immense proprietà della Chiesa cattolica in Croazia ; la convivenza di una società democratica, com’ è quella di Serbia, e di una società avvezza alle abitudini gerarchiche austriache, come è quella di Croazia ; — tutti questi problemi presenteranno difficoltà non lievi e non brevi di politica interna, che si complicheranno con gl’ intrighi della Germania, la quale, appoggiandosi agli elementi clericaligesuitici della Croazia e della Slovenia, tenterà d’impedire che la nuova formazione riesca definitivamente ad assestarsi. Prevarranno queste forze disgregatrici contro quelle che tendono all’unificazione nazionale ? Siamo qui nel campo degli imponderabili. Una profezia sicura non è lecita, nè nel senso negativo, nè in quello affermativo. Occorre fondare le proprie previsioni, più che su documenti sicuri, su indizi e su analogie.