— 68 — punto unico, centrale, facilmente difendibile da una parte e dall’altra. Questo varco, quando sia custodito dall’ Italia, non porta alcun pencolo ai popoli transalpini, che hanno altri contrafforti e baluardi : ceduto agli stranieri, lascerebbe loro agevole la via di ritentare le antiche invasioni.... Il principio delle nazionalità non può essere esagerato al punto che pochi residui etnici, i quali trovami entro i confini naturali d'ogni paese, abbiano a impedire il libero sviluppo dell' immensa maggioranza della popolazione, in mezzo alla quale sieno ospitati. Quanto, poi, alle leggi idrografiche, risponderemo che sarebbe irragionevole il permettere che i destini di un grande paese abbiano ad essere meno sicuri in causa del corso anormale di alcuni fiumi-celli.... Noi domandiamo solo quel tanto, che ci compete per essere difesi in casa nostra » (pag. 91-94). Nella sezione inferiore dell’ Istria, invece, era lo stesso criterio militare, che con duceva gli studiosi del Risorgimento a preferire la linea del Monte Maggiore e della Punta Fianona, respingendo la linea dell’Arsia, nonostante la suggestione del ricordo romano, e le altre possibili linee ad oriente del Monte Maggiore, nonostante la teoria dei confini naturali coincidenti con lo spartiacque. « L’ultima sezione delle Alpi Giulie — scriveva l’Amati — si presenta tripartita, cioè con una giogaia, che col Caldiera o Monte Maggiore forma la riviera occidentale del golfo Lìbur-nico fino a Fianona ; con un’altra, che si dirige a mezzodì-levante nella Croazia civile e pel Bittorai continua nella Dalmazia ; con un semplice sprone che termina presso Fiume colla vailetta della Recina. — Se noi accettiamo come frontiera d' Italia la giogaia, che dal Monte Nevoso va al Bittorai, ci estendiamo su terre, nelle quali è ben vero che è penetrata la lingua e la coltura italiana, quali sono Fiume, Buccari, Porto Re, Veglia e le altre isole vicine, ma le plebi rustiche son slave. In ogni modo, tutta quella popolazione tende a far corpo politico cogli Slavi meridionali. E' poi da notarsi esser