— 163 — pericolo dei sottomarini è, allo stato attuale della tecnica militare, un pericolo inevitabile : esso è tale però da non togliere il dominio del mare alla Nazione che possegga la più potente fiotta. E anche l’uso delle mine, senza avere alcuna influenza sul problema del « dominio del mare », ha assai compromessa la sicurezza dei movimenti navali, specialmente dopo l’introduzione dei sottomarini, che, penetrati in un bacino, possono seminarvi agevolmente vasti campi di mine. Si tratta di un male inevitabile. Ed è una vera e propria ciurmeria quella che si perpetra fra noi, allorché si fa credere alle popolazioni adriatiche che la conquista della Dalmazia escluderebbe dal loro mare il pericolo delle mine, le quali vengono portate oggi da una corrente, che sale da Sud a Nord per piegare poi ad Est e a Sud (15). Questa corrente continuerà a funzionare, anche se la Dalmazia sarà italiana. Essa viene dall’Arcipelago Egeo, costeggia la Grecia, passa fra le isole Jonie, e dopo avere attraversato il canale di Corfù, lambisce le coste di levante dell’Adriatico, gira il Golfo di Venezia, e di qui dirige a S. E. lungo le coste occidentali dell’Adriatico (16). Quando l’Italia non avesse le coste fra il Narenta e Antivari, le mine potrebbero essere buttate nella corrente a sud del Narenta, e incontrerebbero l’Italia non più sulle coste occidentali del mare, ma su quelle della Dalmazia.... italiana. E se l’Italia avesse tutte le coste dell’Adriatico, la famosa corrente potrebbe' sempre trasportare delle mine, che venissero dalle coste della Grecia. E anche se non ci fosse nessuna corrente, un sottomarino, che penetrasse nell’Adriatico, potrebbe sempre fare la parte della corrente. Si prova un senso di vergogna a