Brindisi o da Venezia noi dobbiamo percorrere una distanza che permette sempre agli Austriaci d’eclissarsi prima d’essere raggiunti. Nelle alte montagne delle isole Curzolari ogni cima è, di più, un eccellente semaforo donde si domina il mare. Dal litorale italiano, al contrario la vista non si estende che a qualche miglio di distanza. Così per essere informati di quel che avviene in mare, l’Italia deve costantemente mantenere delle unità in vedetta ». Quando 1’ Italia avesse Pola, Vallona e le isole foranee convenienti nell’arcipelago dalmata, il problema delineato dall’ ammiraglio italiano sarebbe risoluto. Sarebbe, poi, estremamente desiderabile che i Governi dell’ Italia e della Slavia futura, non solo sistemassero i rapporti territoriali, ma procedessero addirittura a una vera e propria alleanza con annessa convenzione militare, effetto della quale sarebbe che la tutela del canale d’ 0-tranto spetterebbe all’ Italia, mentre la Slavia si distribuirebbe coll’ Italia il compito della difesa della linea delle Alpi e della Drava verso la Germania. In questo caso, la Slavia rinunzierebbe ad ogni armamento sulle sue coste, e l’Italia concentrerebbe le sue precauzioni militari a Taranto e a Vallona. L’Adriatico diventerebbe una specie di mare neutralizzato, e l’Italia non avrebbe nessun bisogno di fortificare le posizioni interne. Se, però, il buon accordo fra Italia e Slavia venisse mai a mancare, allora 1! Italia si troverebbe perfettamente garentita dal nuovo assetto territoriale. Senza dubbio, le poche isole che passerebbero così al-l’Italia,sarebbero abitate in maggioranza o nella quasi totalità da Slavi. Ma si tratterebbe di pochissime migliaia di abitanti, ai quali 1’ Italia potrebbe garentire la più completa esenzione tributaria, e autonomia amministrativa, e