— 33 — del Sud contro ogni nuovo tentativo di conquista germanica ? Il problema non è facile a risolvere ; — perchè non esiste nelle regioni dell’Adriatico orientale nessuna netta divisione fra i territori abitati dagl’italiani e quelli abitati dagli Slavi, ma le due nazionalità si rimescolano quasi ovunque ; — e quel confine fisico, di cui potrebbero essere soddisfatti, dal punto di vista militare, entrambi gli Stati, non coincide n qualche luogo con quello che sarebbe, dall’esclusivo punto di vista etnico, il confine migliore ; — e gli odi fra Italiani e Slavi, esasperati perfidamente in quest’ultimo mezzo secolo dal Governo austriaco, perturbano ogni discussione ; — e gl’ interessi commerciali di alcuni porti, mascherandosi abilmente colle preoccupazioni militari e nazionali, per far prevalere alcune direttive ferroviarie su altre, intorbidano ancora più gli spiriti. Specialmente i contrasti inumani, che han diviso finora gl’ Italiani e gli Slavi nel Goriziano, a Trieste, nell’ Istria, nella Dalmazia, rendono poco propensi ad ascoltar ragione, tanto gl’ Italiani quanto gli Slavi (18). E come nei rapporti parlamentari fra i gruppi politici e il Governo di Vienna, i contrasti italo-slavi hanno sempre impedito un accordo, di cui avrebbero pagate le spese i Tedeschi con vantaggio pegl’ Italiani del Trentino ; — come al tempo della guerra russo-giapponese, 1904-1905, gl’ Italiani delle provincie adriatiche salutavano con gioia le vittorie giapponesi, che facevano tanto comodo alla Germania, soprattutto perchè gli Slavi, con cui essi erano in lotta, ne erano costernati ; — così allo scoppiar della guerra europea, gl’ Italiani di Trieste, non badando che agli odi locali, accompagnarono con l’inno di Garibaldi i soldati che partivano contro la Russia Salvemini 3