— 3° — glio degl’ impulsi e delle esagerazioni del momento, il nucleo solido degl’ interessi permanenti della nostra nazione, senza sacrificare a qualche apparente successo immediato le opportunità e le necessità deH’avvenire. E anche ammessa, per un avvenire assai indefinibile, la ipotesi di un’alleanza tedesco-jugoslava, con quali danni maggiori ci minaccerebbe quest’alleanza, in avvenire e durante il periodo dell’alleanza, che non sieno quelli permanenti, che ci arrecherebbe oggi e sempre la disorganizzazione nazionale dell’ ovest balcanico e la libertà lasciata così alla Germania di intrigarvi e di dominarvi ? Passato è il tempo in cui Ruggero Bonghi poteva ragionevolmente scrivere : « L’Austria ci è scheimo contro la Russia e la Germania : e non v’ ha nessuna combinazione politica, seiia, la quale possa renderci il servigio che chiedismo ad està. A nei giova, che se, come tutto indica, 1’ Impero ottomano deve continuare a dissolveisi, l'Austria continui a distendersi verso il mezzogiorno della regione occidentale di quello. Cosi mantiene rispetto ai la Russia la sua posizione di fianco, e le fa barriera all'Adriatico : e cresce di forza rispetto alla Germania. Noi possiamo aiutarla a ciò ; a un patto, che, s’essa s’allarga nelle regioni a ridosso della Dalmazia e scende all’ Egeo, e si prolunga neH’Adriatico, ci riconosca su questo mare, che è stato una volta in tutto nostro, una più larga e migliore paitc che non abbiamo ora » (15). Oramai un’Austria-Ungheria antigermanica, e magari solamente indipendente dalla Germania, è divenuta inconcepibile : ant sit ut est, aut non sit. I Tedeschi della Boemia sentono di non potere più resistere alla maggioranza ceca della loro regione, se vien meno ad essi l’appoggio della Germania. I Tedeschi delFAustria non possono dominare